È ufficialmente “guerra aperta” tra Federazione e Formula 1

Guerra Federazione Formula 1

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Secondo i media britannici, Federazione e Formula 1 sarebbero ormai “sul piede di guerra” a causa delle dichiarazioni di Ben Sulayem

Nelle ultime settimane a fare notizia sono state le crepe venutesi a creare tra FIA e Liberty Media generate dai tweet scritti da Ben Sulayem. Quello che pare aver scatenato in modo particolare l’ira dei proprietari sarebbe l’aver definito una cifra “gonfiata” i 20 miliardi di dollari provenienti dall’Arabia Saudita. A definire le tensioni come una “guerra aperta” ci ha pensato Karun Chandhok a Sky Sports: “Credo che i rapporti tra Federazione e Formula 1 siano al limite. Già l’anno scorso nel paddock si avvertiva un’aria conflittuale.

Dichiarazioni che Liberty Media non ha per niente digerito: “Ben Sulayem si è reso protagonista di alcuni tweet – spiega l’opinionista indiano – che i proprietari e il CEO Stefano Domenicali non hanno affatto preso bene”. Il 61enne emiratino ha fatto non poca confusione: “Il Presidente crede che la FIA debba avere il controllo sul valore della Formula 1″. Uno scenario che, di fatto, va contro quello che fu il contratto firmato nel 2016 dall’allora proprietario Bernie Ecclestone e Max Mosley.

Aumento dei ricavi e popolarità alle stelle: Liberty Media vuole difendere il suo (ottimo) operato

Anche Martin Brundle parlando all’emittente britannica ha fatto riferimento a quell’accordo, sottolineandone le differenze: “In passato la gestione era abbastanza agevole per tutti, con Mosley a capo della FIA ed Ecclestone detentore dei diritti commerciali. Nel mezzo c’è stato Jean Todt che, però, non era coinvolto sotto questo aspetto. Ora in carica è Ben Sulayem, il quale ha puntato i piedi affermando ‘Qui comando io, visto che è la FIA ad avere l’ultima parola. Decidiamo noi chi può esserci sulla griglia di partenza”.

Va dato atto che, sin dal suo arrivo, Liberty Media ha sicuramente riportato alla Formula 1 una popolarità di cui non godeva da tempo. Dai ricavi in netta crescita fino alla serie Drive to survive che ha saputo avvicinare una nuova quantità di fan a questo sport. Proprio per questo motivo, la società americana non ha alcuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa: “Dato l’incredibile lavoro svolto per aumentare il valore della massima serie, ora Liberty Media pretende una quota maggiorata per poter accogliere un nuovo concorrente, ha analizzato l’ex pilota.