Domenicali pronto a rivedere la cauzione di ingresso
Domenicali punta a rivedere la cauzione di 200 mln di dollari imposta ai nuovi team che intendono iscriversi al campionato
Stefano Domenicali punta a rivedere la cauzione introdotta da Liberty Media come soglia di ingresso nel Circus. La Formula 1 ha recentemente visto l’ingresso di team che non sono riusciti a competere economicamente con il resto della griglia, abbandonando la categoria dopo pochi anni dal loro arrivo. Stiamo parlando delle tre scuderie entrate nel 2010: Virgin (poi diventata Marussia e successivamente Manor), Lotus (rinominata Caterham) e HRT (ex Hispania Racing).
Se da un lato la nuova clausola ha impedito l’entrata a squadre finanziariamente non all’altezza, la ‘tassa’ sta tenendo lontano dalla griglia team che potrebbero portare valore aggiunto alla serie. Un esempio è il Panthera Asia team, un progetto rimasto in stand-by proprio a causa dell’alta soglia di ingresso. L’attuale regola prevede un versamento cautelativo di 200 milioni di dollari, circa 165 milioni di euro, per entrare nel Circus della Formula 1.
MOLTI SQUADRE INTERESSATE A ENTRARE IN FORMULA 1
Domenicali ora va verso una revisione della regola, cosa che potrebbe non comportarne la cancellazione ma una diversa applicazione. Come dichiarato recentemente dal neo capo della Formula 1, nonostante l’emergenza sanitaria, molti team hanno mostrato interesse verso un possibile futuro ingresso nella massima categoria del motorsport. Il rischio è di spingere le squadre volenterose di entrare in Formula 1 ad acquistare o assorbire team già esistenti; una possibilità vagliata anche dal team prima citato Panthera Racing.
L’eventuale aumento dei team presenti in griglia non vedrà però l’appoggio di chi già è presente. Più squadre significherebbe anche meno introiti: l’entrata di una nuova scuderia comporterebbe una riduzione del 9% dei introiti derivanti dai diritti commerciali, percentuale che aumenterebbe al 16 nel caso di un secondo ingresso. Nonostante l’introduzione del budget cap, molte scuderia attualmente presenti nel Mondiale potrebbero soffrire il cambio della regola.