Alonso Indy

Credits: @McLarenIndy Twitter

Fernando sarà al via il 24 maggio con la compagine di Michael Andretti, team di primo livello della IndyCar

Dalla Spagna non hanno dubbi: è rimasta solo la Indy500 come impresa mancante per fregiarsi della Triple Crown e Alonso ritenterà l’assalto nel prossimo mese di maggio. L’ultima spedizione dello spagnolo sul catino dell’Indiana risale allo scorso anno e fu un’esperienza da dimenticare. Arrivato con la McLaren, che vedeva Indianapolis per la prima volta dopo tanti anni, Alonso fu estromesso dalla corsa nel Bump Day (conseguenza della 34esima velocità fatta registrare in classifica) e dovette pertanto rinunciare a prendere il via. Decisamente meglio era andata nel 2017, pur in un epilogo poco appagante: Alonso sfoderò un brillante quinto tempo in qualifica (ricordiamo che era un rookie) e in gara fu in testa per diverse tornate, prima di dare forfait col motore Honda avvolto in una nuvola di fumo mentre lottava nel gruppo di testa.

HONDA: DI NUOVO TU…

Proprio il ruolo della Honda è quanto più colpisce dell’intera vicenda. Secondo gli iberici di AS e Cadena SER, Alonso sarebbe vicinissimo a sigillare il contratto per disputare la corsa col team Andretti, che monta propulsori… Honda! Un dato che stupisce, per certi versi, considerando che i rapporti tra Fernando e la casa di Tokyo si erano logorati non poco al termine del triennio 2015-2017. Fu proprio per questo, del resto, che i giapponesi si rifiutarono di fornire al bicampione di F1 il motore per la 500 miglia del 2019, costringendo Alonso e la McLaren a ripiegare su Chevrolet. Ma anche le ferite si rimarginano e gli indizi portano a pensare che ci sarà di nuovo la Honda nella prossima avventura a Indy dello spagnolo, proprio come nel 2017.

Ricordiamo che meno di due settimane fa Alonso ha terminato l’avventura alla Dakar a bordo della Toyota Hilux, centrando una dignitosa 13esima piazza finale. Al termine dell’esperienza, lo spagnolo ha rilasciato parole inequivocabili: “Ora l’obiettivo per il 2020 è partecipare a Indianapolis cercando di assicurarmi una squadra competitiva”. La Triple Crown è per i due terzi già stata scalata: per completare l’opera, manca solo Indianapolis. Di certo la sfida più difficile, anche rispetto a Le Mans, considerando che l’asturiano ha accumulato decisamente meno esperienza sugli ovali rispetto agli altri piloti della IndyCar.