Crisi Vettel: un anno sabbatico per riemergere dall’ombra
Un errore dopo l’altro e il confronto con il compagno di squadra stanno scrivendo per il tedesco della Ferrari uno dei momenti più difficili della sua carriera
Sebastian Vettel è ormai al centro delle discussioni più recenti del motorsport. Il tedesco, già da tempo, sta affrontando un periodo buio della sua carriera, di cui il Gran Premio d’Italia ha rappresentato l’ennesima prova.
Al di là della collisione avuta con la monoposto di Lance Stroll, l’uscita di pista all’Ascari è stata quasi un errore da principiante. Un errore che il pilota della Ferrari ha già commesso diverse volte, gettandolo in una spirale di sconforto e delusione da cui sembra difficile poter uscire.
Un errore, ancora, che va a sommarsi a quanto accaduto in Canada o a Silverstone. Senza contare gli innumerevoli casi che hanno caratterizzato la sua stagione 2018. Sembra quasi che Vettel sia entrato in un circolo vizioso da cui, tra pressioni e aspettative, appare sempre più complesso emergere.
Il paragone Vettel – Leclerc
Quello che sta venendo meno nell’animo di un campione del suo calibro è la fiducia in se stesso. Un aspetto che non è da biasimare, ma che certamente non ci si aspetterebbe da un pilota come lui, che fino a questo momento conta dalla sua quattro Titoli Mondiali.
Ma, di per sé, l’esperienza conta poco in questa situazione. Il vero problema è il carico di pressione, aspettative e discussioni che si stanno sempre più dimostrando nei suoi confronti. Un esempio lampante? Il paragone con il compagno di squadra.
Alla sua prima stagione in Ferrari, Charles Leclerc sta dando prova di avere tutto il talento necessario per diventare un vero campione. Molti hanno parlato di un passaggio di testimone tra il tedesco e il monegasco, che sicuramente non ha lasciato Vettel impassibile.
L’idea di un anno sabbatico
Proprio per questo motivo c’è chi suggerisce che Vettel dovrebbe prendersi un anno di pausa dalla Formula 1. Sarebbe triste e sconfortante vederlo uscire dal circus in un punto così basso della sua carriera, ma per lui potrebbe essere la soluzione migliore.
Per ora, il tedesco è sotto contratto fino al 2020. Ma l’ideale sarebbe sfruttare il prossimo anno per lasciarsi alle spalle i disastri delle passate stagioni, cercando di tornare in pista nel 2021, con una carica di fiducia e di autostima più elevata.
Perché il 2021? È semplice. Perché per la Formula 1 quello potrebbe essere l’anno di svolta, sulla base delle nuove monoposto e delle nuove norme che dovrebbero regolare il circus.
Sarebbe l’occasione perfetta per Vettel, che potrebbe tornare in pista con una nuova prospettiva per il suo futuro. E se così non fosse, il pilota della Ferrari ha a sua disposizione un esempio molto recente di come potrebbe sfruttare la sua uscita dal mondo dell’alta velocità.
Questo esempio prende il nome di Fernando Alonso. Lo spagnolo, infatti, ha abbandonato le piste della Formula 1 anche perché non soddisfatto della piega che la sua carriera stava prendendo.
Per lui è stato un motivo di rivalsa, dato che ha poi deciso di abbracciare altre categorie del motorsport, che – com’è noto – gli hanno portato una serie di ottime conquiste. E per Vettel, probabilmente, le cose potrebbero andare nello stesso modo.
Un pilota del suo calibro potrebbe ricevere nuove offerte, tra le più disparate. Non ci sarebbe quindi motivo di preoccupazione e il tedesco potrebbe riprendersi la sua rivincita in qualsiasi altra occasione.
Ovviamente queste sono solo speculazioni che possono essere fatte su un pilota in crisi. Il futuro di Vettel dipenderà solamente da lui stesso, così come le decisioni che dovrà affrontare.
Quello che è certo è che in Ferrari qualcosa deve cambiare. E un suo ritorno, nel 2021, per lasciare un segno molto più positivo di quello lasciato nelle ultime stagioni sarebbe un modo convincente per dare alla sua carriera un addio degno del suo calibro.