Congelamento power unit: come lavorano i team?
Dal 2022 al 2025 in Formula 1 è in vigore il congelamento delle power unit
Il 01 marzo 2022 è entrato in vigore il congelamento delle power unit e lo sarà fino al 2025. In questo lasso di tempo, i team di Formula 1 non possono ottenere aggiornamenti che vadano ad aumentare la performance delle power unit.
Una situazione che colpisce principalmente i costruttori dei motori presenti in Formula 1, ovvero Mercedes, Ferrari, Renault e Red Bull Powertrains (Honda), che si trovano con le mani legate, senza poter sviluppare e modificare le proprie power unit per migliorare le prestazioni. Possono soltanto migliorare la sicurezza e l’affidabilità.
Tuttavia, nel 2022 c’è stata qualche libertà d’azione per andare in contro agli aggiornamenti specifici, avvenuti nei primi giorni di settembre, che hanno riguardato i controlli elettronici, la batteria e MGU-K. Da quest’anno, non ci potranno essere altri aggiornamenti.
Chiaramente, i team possono effettuare delle modifiche che vanno a contribuire alle prestazioni complessive della macchina.
Farmin: “Si punterà sulla guidabilità”
“Abbiamo ancora la possibilità di regolare il pacchetto,” ha così dichiarato Bruno Farmin, direttore esecutivo di Alpine alla stampa.
“Possiamo immaginare di cambiare la condotta d’alimentazione o il tubo di scarico o altre cose, che permettono ai nostri colleghi di Enstone, di ottenere una migliore soluzione aerodinamica,” ha così aggiunto.
Il congelamento delle power unit, comporta ai team per far fronte ai limiti di spesa, una riduzione di test aerodinamici che solitamente possono fare, tra le gallerie del vento e i simulatori CFD.
“Saremo molto limitati in quest’area, potendo tra l’altro avere un solo software all’anno che funziona. Ma, si punterà molto sulla guidabilità, attualmente l’idea è quello di migliorare con un piccolo margine. Non si tratta di prestazione pura, ma è più guidabile, con grande vantaggio per l’inserimento e l’aerodinamica,” ha così spiegato Famin.