Charles Leclerc: “Non ho mai pensato di smettere di correre”
La morte di Jules Bianchi non ha fatto pensare a Charles Leclerc di smettere di gareggiare. Anzi, lo ha spronato a continuare, con l’obiettivo di rendere Jules orgoglioso di lui! Jules Bianchi è stato il mentore di Charles Leclerc durante la sua carriera. Il francese è arrivato in Formula 1 nel 2011 come collaudatore in Ferrari, ma quattro anni fa è morto, nove mesi dopo un incidente subito nel Gran Premio del Giappone del 2014. Nonostante il dolore della perdita, il compagno di squadra di Sebastian Vettel ha affermato di non aver mai preso in considerazione l’idea di abbandonare la Formula 1.
“Non ho mai pensato di smettere di correre. Sin da quando si inizia questo sport, si è consapevoli di quanto sia pericoloso. Non sarà mai uno sport sicuro. Si, le monoposto sono sempre più sicure, ma quando vai a 340 chilometri all’ora, non sei mai al sicuro”, ha così dichiarato alla BBC. Il monegasco parla di quanto ha imparato da Jules Bianchi durante i suoi anni di kart, perciò ha affermato: “Mi ha sempre spinto ad andare avanti e mi ha aiutato a far sempre meglio. L’unica cosa che ho pensato quando è morto è che volevo migliorare, in modo da renderlo orgoglioso”.
Il suo carisma e la sua umiltà sono aspetti che i fan apprezzano, e che gli sono stati tramandati sia dal pilota francese che da suo padre Hervé, che è morto due anni fa. “Sono sicuro che è grazie a loro se ho imparato a tenere i piedi per terra. Penso di non essere mai stato arrogante o qualcosa del genere e credo che questo sia il modo migliore per andare avanti. Tutto ciò mi è stato ripetuto durante tutta la mia vita, contribuendo a rendermi ciò che sono” ha così concluso Charles Leclerc. Jules Bianchi era uno dei piloti della Driver Accademy Ferrari e se non fosse stato per l’incidente di Suzuka, forse lui e Charles Leclerc avrebbero condiviso lo stesso team oggi.