Caso Red Bull, arrivano i primi dubbi sui test

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© Red Bull Press Area

In casa Red Bull sorgono i primi dubbi sulla tempistica con la RB20 dopo una prima serie di esperimenti

La pausa invernale procede secondo i piani stilati dalla Formula 1: tanta preparazione e tanta attesa prima dei test pre stagionali. A quest’ora le vetture che il prossimo anno prenderanno posto sulla griglia di partenza, dovrebbero essere già pronte e sottoposte agli ultimi ritocchi prima della presentazione, anche se non tutto sta andando come previsto. Secondo alcune indiscrezioni infatti, la Red Bull avrebbe fallito il crash test frontale con la prima scocca della RB20, facendo sorgere alcuni dubbi sulle tempistiche.

Chiaramente, la notizia non ha fatto altro che scatenare l’attenzione di alcuni tifosi. In tutta questa situazione di disagio dunque, la Red Bull non avrebbe ottenuto il bollino di omologazione da parte della FIA, avendo distrutto la scocca nel crash test prima di Natale. Al momento, i quartier generali e le factory prevedono un periodo di stop fino all’entrata del 2024. Pertanto, non c’è nulla che si possa fare nell’attesa. D’altronde, la data di presentazione della vettura non è stata ancora ufficializzata, e secondo alcuni sì provvederà a posticiparla di qualche giorno.

Visto l’incidente di percorso, sarebbe curioso sapere cosa ne sarà delle tempistiche della scuderia di Milton Keynes. Stando alle speculazioni è pensabile che per guadagnare peso, la Red Bull abbia pensato a un muso più corto o scavato. Anche visto che la vettura campione del mondo era ancora sopra il limite di 798 kg. Con un progetto condotto da Adrian Newey , la Red Bull punta a scendere sotto il limite con la nuova realizzazione della vettura, nonostante l’incidente di percorso avvenuto nel mese di dicembre. Siamo sicuri che la scuderia abbia già provveduto alla sistemazione del problema e alla risoluzione del caso.