Buon compleanno Alonso: che Circus sarebbe senza?

compleanno Alonso

Credits: Alpine Twitter

Riuscirà Alonso, il pilota più eccelso e poliedrico del Motorsport a vincere il GP d’Ungheria come regalo di compleanno?

Alonso torna in Ungheria, in quello che può essere definito il luogo magico della sua carriera. Qui ha ottenuto la prima vittoria nel 2003 con la Renault R23, e torna con lo stesso team, ribattezzato però Alpine, a distanza di quasi 20 anni. La sua longevità nel Circus gli sta facendo macinare record su record, eppure sul tracciato magiaro è stato il più giovane a vincere una gara a 22 anni appena compiuti. Se domenica ripeterà il miracolo di Ocon dell’anno scorso, vincendo all’Hungaroring, diventerebbe uno dei più anziani della storia a vincere a 41 anni appena compiuti. Alonso conquisterà questo bel regalo di compleanno?

In questo secolo nessuno ha raggiunto un traguardo del genere. L’unico precedente di questo tipo degli ultimi 50 anni, risale al 1994, quando Nigel Mansell a 41 anni e 3 mesi ha vinto in Australia. 41 è il numero invertito della vettura dell’asturiano, che in realtà di anni se ne sente forse appena venti. Il compleanno di Alonso da sempre coincide con il GP d’Ungheria. Nonostante il suo smisurato amore per il Motorsport, forse gli piacerebbe trascorrerlo a casa, nelle Asturie, con la sua famiglia. Lì custodisce gran parte dei suoi ricordi, raccolti in un incredibile museo situato nel comune di Llanera.

Visitarlo deve essere un qualcosa di speciale. Forse ancora di più in questi giorni, perché si può ripercorrere l’intera vita professionale di colui che ha dedicato due decenni non soltanto alla Formula 1, ma al Motorsport in generale. Una vita spesa per quella che è non solo la sua passione, ma probabilmente la parte più importante di essa. Intorno a lui, le persone che hanno vissuto con lui tutto questo. Persone di cui l’asturiano si fida, perché ormai parte della sua famiglia. Questo mix tangibile di emozioni lo conserva nelle Asturie, a casa sua, dove è andato a celebrare i due titoli iridati ottenuti, riempiendo le strade della sua città natale: Oviedo.

Passato, presente e futuro di una Formula 1 in cui è diventato leggenda

Alonso è passato, presente e futuro di una Formula 1 in cui è approdato da ragazzino nel 2001 e in cui è diventato uomo, ma anche leggenda. Oltre a essere senz’altro uno di quei personaggi che più fa discutere di sé.
Quando si tratta dell’asturiano infatti trovare vie di mezzo è impossibile. O lo si ama alla follia o lo si odia, o se ne apprezza il talento smisurato, la caparbietà e il non arrendersi mai, o si riduce il tutto a: “Ma perché gareggia ancora con un mezzo non capace di portarlo alla vittoria?”. O se ne adora la schiettezza cruda e senza mezzi termini o si ritiene che non sappia tenere a freno la lingua.

La cosa certa è che fa parlare di sé e che anche dietro a ogni critica, si riesce a scoprire l’essenza e la personalità eccelsa di un pilota che incarna il Circus stesso. Che Formula 1 sarebbe senza la poliedricità dello spagnolo? Senza il suo smisurato amore per quella passione che inevitabilmente ha trasmesso e ancora trasmette ai suoi tifosi? L’asturiano è l’emblema di una forza criptica, che lo porta a sfidare non solo la sfortuna che spesso l’accompagna, ma anche e specialmente il tempo che passa. L’essere poliedrico è il suo lato caratterizzante, che gli permette costantemente non solo di eccellere in qualsiasi competizione motoristica a cui ha preso parte.

 

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Ma anche e specialmente di saper applicare quanto appreso in categorie nettamente contrapposte. Così ha affinato la sua tecnica di guida diventando ciò che più si incarna alla perfezione: un pilota incredibile capace di ipnotizzare a ogni sorpasso, ma anche un uomo caparbio e determinato che fa delle sfide un mantra da cui trarre l’insegnamento più importante di tutti: non arrendersi mai! Le sfide, infatti, non l’hanno mai spaventato. Anzi, più sono avverse e più l’entusiasmano e l’emozionano, ma al tempo stesso lo fortificano e lo rendono agli occhi di chi lo segue un modello da cui trarre ispirazione.

Per Alonso è un compleanno all’insegna dei record di longevità

Riesce difficile parlare di Formula 1 senza accostarle il nome dello spagnolo. Non è un caso, infatti, che detenga anche il record di giri percorsi nel Circus, con ben 18672 giri fatti. I numeri parlano da soli: insieme a Barrichello, Schumacher e Raikkonen, è il pilota che ha disputato più stagioni: 19. Il prossimo anno se continuerà il suo cammino in Formula 1 diventerà il pilota con il maggior numero di stagioni all’attivo.

 

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Ma i record non finiscono certo qui, a Singapore infatti verrà nuovamente incoronato “Re del vento”, proprio come lo battezzò una volta il suo amico e connazionale: il cantante Melendi. Se l’affidabilità dell’Alpine non verrà meno, a Singapore diventerà il pilota ad avere disputato più gare di tutti, superando il record detenuto da Kimi Raikkonen con 349. E lo stesso accadrà con le gare completate. Se ne terminerà quattro in questa stagione, sarà nuovamente davanti al finlandese.

“El Plan” a che punto è?

Nonostante questi numeri, non bisogna dimenticare che per due stagioni Alonso è stato lontano dalla Formula 1. E’ andato a perlustrare altri orizzonti, effettuando sfide emozionanti, che hanno fatto appassionare i suoi tifosi all’intero Motorsport, dando l’opportunità di conoscerne le categorie più disparate. Sfide che gli hanno permesso di assaporare nuovamente il sapore della vittoria e del mettersi in gioco, dimostrando una capacità di adattamento e una poliedricità fuori dal comune. Ma era tempo di tornare a casa, in Formula 1, spinto anche da un cambio regolamentare che potesse rimescolare le carte.

Così improvvisamente “El Plan” è apparso sui social network. Due parole che hanno riempito di speranza e curiosità tutti i tifosi, ma anche lo stesso Fernando. Nessuno sa cosa ci sia esattamente dietro questo slogan, ma molti ipotizzano che si riferisca alla possibilità di diventare nuovamente campione del mondo di Formula 1. Si è consapevoli che quest’anno sia impossibile, perché la supremazia di Red Bull e Ferrari è troppo evidente. Ma una cosa è chiara: ciò che ruota attorno all’instancabile Alonso non lascia nessuno indifferente. Anzi tiene incollato allo schermo appassionati di tutte le età, nonostante le vittorie nel Circus manchino da troppo tempo.

 

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Il suo innato talento e la maestria mostrata in pista parlano per lui. Infatti si è consapevoli che mezzo a disposizione permettendo, ogni fine settimana l’asturiano regala spettacolo. Qualunque sia “El Plan”, sembra che Alonso sia felice in sella alla sua monoposto, anche se la fortuna sembra che si sia dimenticata nuovamente di lui. Basta infatti pensare ai punti persi finora. Immaginare una Formula 1 senza l’asturiano sembra pressoché impossibile, anche se la sua presenza in prima fila non è garantita. Ma lo spagnolo ci ha abituati a lampi di genio, non scalfiti dal tempo che inesorabilmente passa.

Buon compleanno Alonso: una vita che ruota attorno al Motorsport e che non smette di emozionare

Alonso spegne ben 41 candeline in Ungheria, ma guai a dirgli che la sua permanenza in Formula 1 ostacola l’ingresso dei giovani talenti. Questo perché non solo non le manda a dire, ma lo sta dimostrando con i fatti: velocità e talento sono ancora più che intatti. Inoltre è capace di divertirsi ma specialmente di far divertire il pubblico, quindi a che pro smettere? Di appendere il casco al chiodo, non è ancora il momento! Seppur ha dedicato tutta la sua vita al Motorsport, ha ancora la verve di un ragazzino ma con un bagaglio di esperienza dall’inestimabile valore.

L’anno scorso Ocon ha vinto in Ungheria, con una prestazione titanica dell’asturiano. Riuscirà l’Hungaroring a dare una vittoria ad Alonso come regalo di compleanno? Ma vittoria o meno, non è un caso se di anno in anno ci si ritrova a celebrare il carisma smisurato di un eterno ragazzino, la cui vita ruotando attorno al Motorsport ha regalato e regala un mix di emozioni e insegnamenti indescrivibili. Sembra che lo spagnolo si ricarichi con l’adrenalina regalatagli dal mondo dei motori, non smettendo mai di stupire, anzi portandoci a pensare irrimediabilmente al prossimo strabiliante progetto di cui sarà protagonista. Altri record e sfide in vista?