Brundle: ”Il motore per il 2026 sarà fondamentale”
Martin Brundle invita la FIA a prendere provvedimenti per il motore delle monoposto
Brundle, ex pilota di Formula 1, si fa sostenitore dei cambiamenti che potrebbero interessare i Gran Premi dei prossimi anni. Secondo il britannico la scelta migliore è quella di lavorare sul motore delle vetture, che al momento non è abbastanza competitivo. Bisognerebbe optare per dei propulsori più leggeri, più semplici e soprattutto più economici.
L’analista di Sky Sports invita inoltre la Formula 1 a prendere sul serio le notizie che sono state rilasciate questo venerdì, riguardanti il ritiro della Honda dai prossimi campionati. Senza alcun dubbio una brutta notizia, oltre che l’anteprima di ciò che potrebbe accadere se il Motosport non effettuerà delle modifiche per i prossimi Gran Premi. Per Brundle il ritiro della Honda è una bandiera rossa per la classe regina.
I motori attuali non sono rilevanti per l’industria automobilistica, ed è fondamentale premere il tasto giusto con la nuova regolamentazione che verrà messa in atto dai prossimi anni. Stiamo parlando dei propulsori turboibridi, presenti in Formula 1 dal 2014, che stanno ormai prendendo una direzione diversa da quella a cui ambiscono le grandi industrie. In particolare modo quando il capitale da investire è elevato e alla portata solo dei grandi investitori.
CAMBIAMENTI RILEVANTI
“In questo momento, grandi gruppi automobilistici come Mercedes o BMW offrono motori a benzina, diesel, ibridi, elettrici e stanno lavorando nelle tecnologie delle celle a combustibile. Si tratta di cinque formule diverse“, ha dichiarato Brundle. Continuando: “Con i motori delle supercar ibride di oggi, non si può pensare che un produttore voglia entrare a far parte della categoria. Non è conveniente per i loro modelli di business“.
“La Formula 1 si trova davanti a un dilemma piuttosto sostanziale. Ho sempre pensato che questi motori ibridi V6 fossero un errore. Perché sono pesanti, troppo costosi e troppo complessi“, ha scritto il britannico su Twitter. “Il propulsore del 2026 dovrà essere la soluzione perfetta, quella che include dei produttori che assicurino gare competitive e divertenti. Sia per i piloti che per i fan”.
Il punto a favore del Motosport sarebbe quello di creare un motore entusiasmante, in grado di raggiungere prestazioni elevate oltre che creare uno spettacolo gradevole per i fan. Al contrario, un punto a sfavore potrebbe essere la mancanza dei V8 e V10. La Formula 1 è principalmente uno sport di intrattenimento: non solo un pilota deve essere in grado di emozionare, ma la sua monoposto deve poter consentire una gara interessante.
Federica Montalbano