Briatore: “Il passaggio di Alonso alla McLaren fu un errore”

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Fernando Alonso/McLaren è un binomio mai risultato vincente, sia nella prima che nella seconda avventura

Dopo aver speso parole al veleno su Mattia Binotto, a suo dire inadatto alla Ferrari, Flavio Briatore ripercorre la carriera di Fernando Alonso, pupillo con cui ha vinto ben due mondiali ai tempi della Renault. Per il manager italiano, lo spagnolo non deve aver rimpianti, anche se il primo passaggio alla McLaren è stato una “stronzata”.

Alonso si trasferì alla corte di Ron Dennis nel 2007, dopo aver vinto ben due campionati consecutivi (2005 e 2006) alla guida della Renault. Il pilota di Oviedo era convinto di poter siglare il definitivo passo in avanti, che lo  avrebbe consacrato nella storia del Circus. La storia però, è andata in maniera totalmente diversa. Le relazioni tra il samurai spagnolo e la McLaren sono immediatamente divenute aspre per la rapida ascesa di Lewis Hamilton, rookie che aveva inaspettatamente dimostrato di poter vincere alla sua prima stagione in F1.

COME SAREBBE ANDATA LA STORIA SENZA GIOCHI POLITICI?

Tra le parti nacque una vera e propria lotta al potere la quale sfociò in giochi politici e mosse subdole che consegnarono, per un solo punto, il titolo piloti a Kimi Raikkonen. La tensione esplose definitivamente con la scoperta dello scandalo Spygate, evento che portò la McLaren all’esclusione del campionato mondiale e a ricevere una maximulta per il possesso di informazioni riservate riguardanti la Scuderia Ferrari.

Alonso, uscito dalla situazione con la reputazione ormai danneggiata irrimediabilmente, decise di abbandonare la squadra britannica dopo una solo anno per far ritorno alla Renault, scuderia non più competitiva. Per Briatore, questa fase transitoria è stata una “stronzata”, anche se i più grandi rimpianti sono arrivati con la Ferrari.L’unico errore fu andare alla McLaren. I più grandi rimpianti però, sono arrivati in Ferrari, dove ha perso due mondiali non per colpe sue. Nel 2010 è stato davvero difficile, non avevo mai visto Fernando piangere così prima di allora”.

Con quella vittoriala storia della F1 sarebbe cambiata, la stagione successiva avrebbe avuto una motivazione incredibile e avrebbe vinto di nuovo. Inoltre, Domenicali e Montezemolo sarebbero rimasti in Ferrari”. Infine, interrogato sui piloti più forti della storia, Briatore non ha esitato a inserire l’ex pilota di F1 sul podio. “In testa vedrei Senna e Schumacher insieme, perché non abbiamo mai potuto vederli competere davvero l’uno contro l’altro. Poi c’è Fernando. Se avessi una squadra lo prenderei. E’ un rottweiler, commette pochissimi errori“.