Briatore: «Fernando Alonso alla McLaren? Un bene per tutti»

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Sono giorni intensi per Flavio Briatore che, nonostante non sia presente attivamente in Formula 1, continua a essere uno degli ex protagonisti maggiormente ricercati e seguiti. L’ex boss della Renault, dopo aver espresso la propria opinione sulla situazione della Ferrari, dopo i tempi mostrati nei test di Jerez de la Frontera, il manager cuneese, una delle persone che meglio conosce lo spagnolo, si è soffermato sulla situazione di Fernando Alonso, dall’addio alla Ferrari, non così tragico come i media hanno voluto far credere, fino al suo ritorno in McLaren. La separazione di Fernando Alonso dalla Ferrari non è stata semplice, come i più hanno insinuato.

A siglare la fine del rapporto tra Fernando Alonso e la Rossa, in tempi meno sospetti, era stata una stretta di mano tra il pilota iberico e l’allora numero uno della Ferrari, Luca di Montezemolo: dopo le continue promesse non mantenute dalla squadra sulla vettura, se la macchina 2014 non si fosse mostrata all’altezza, la coppia si sarebbe lasciata, consensualmente. «Sui cinque anni di Alonso ti racconto questo. Sono state narrate molte sciocchezze. Lui in Italia si è trovato bene e aveva una buona relazione con la Ferrari, con la gente che ci lavora. Sì, alla fine c’è stata qualche incomprensione con il management, ma nulla di grave o di irrecuperabile, semplicemente cose che succedono quando i risultati non arrivano», ha sottolineato Briatore al collega Leo Turrini. Una cosa è certa: Fernando Alonso è arrivato in Ferrari, nel lontano 2010, per riportare alla vittoria il Cavallino Rampante. Anche se in queste cinque stagioni con la Rossa il pilota non è esente da errori, uno dei più grandi abbagli del muretto Ferrari risale al GP di Abu Dhabi del 2010: «Io non guardo mai indietro e non mi interessa tornare in ruoli che ho già coperto. Di una cosa però sono sicuro e quindi ti autorizzo a scriverla: se nel 2010 fossi stato al muretto rosso di Abu Dhabi, garantito che Fernando quel campionato lo vinceva. Dico, era un rigore a porta vuota! Persino il Mazzoni della RAI aveva capito che Webber era rientrato perché aveva toccato e non cito Mazzoni per sminuirlo, intendo chiarire che anche un telecronista aveva compreso cosa stava accadendo. Chi stava al muretto della Ferrari prese lucciole per lanterne e questo è l’unico vero rimpianto dei cinque anni di Alonso a Maranello».

Dopo essere arrivato ad un soffio dal titolo Mondiale con la Ferrari, Fernando Alonso ha chiuso la sua ultima stagione a Maranello con una magra sesta posizione nel Campionato piloti. La scelta di cambiare aria era necessaria soprattutto per ritrovare motivazioni e competitività: «Fernando Alonso in McLaren è una buona cosa per tutti. Immagino ci vorrà del tempo, escludo che la Honda sia rientrata per collezionare brutte figure, stiamo a vedere come riescono a sviluppare il loro progetto nell’arco della stagione e poi ne riparliamo», ha concluso.

Eleonora Ottonello
@lapisinha