Formula 1 | Boullier in Ferrari al posto di Arrivabene? Il rumor arriva dalla Spagna

Negli ultimi giorni McLaren-Honda e Ferrari sono state al centro di rumor e chiacchiericci interni ed esterni al paddock: la prima con il possibile addio di Ron Dennis a fine stagione, la seconda con il possibile addio di Arrivabene. Alla luce della seconda speculazione, però, le due squadre sono state poste all’interno della stessa notizia da media italiani e spagnoli, dando via a un vero e proprio ping-pong per quanto riguarda le fonti.

Il proliferare di ipotesi è nato da un input dato dalla nostra stampa, che vedrebbe Maurizio Arrivabene lasciare il ruolo di team principal già a fine 2016. Nella stagione in corso, infatti, Vettel e Raikkonen non hanno aggiunto le proprie firme ad alcun albo d’oro e, oltre alla debacle in pista, il vuoto lasciato da James Allison ha messo ulteriormente in difficoltà l’outfit maranellese.

Ciò ha portato a mettere virtualmente in bilico la figura di Maurizio Arrivabene, associata alla rinascita Ferrari nel dopo-Alonso e dalla Spagna arriverebbe prontamente un sostituto: Eric Boullier, attuale team principal McLaren-Honda.

Secondo il quotidiano iberico MARCA, il nome di Boullier starebbe circolando da settimane, malgrado il direttore non abbia mai manifestato l’intenzione di lasciare le redini della McLaren.

Il francese dalla Lotus è passato a Woking in concomitanza con il ritorno di Honda e, rispetto al manager bresciano, risulta più competitivo per quanto riguarda l‘esperienza nel ruolo che ricopre attualmente.

Infatti, secondo chi conosce bene il lavoro al muretto come Flavio Briatore, al di là dello svecchiamento ancora inattuato a Maranello, è proprio l’inesperienza di Arrivabene a determinare le carenze del Cavallino anche a livello strategico.

Marchionne sta investendo molto -ha dichiarato il Tribula a Radio Capital– ma la F1 è una brutta bestia e se non la conosci bene, ti colpisce con le corna”. 

Ogni anno pensiamo al prossimo per la Ferrari. Non è la mancanza di soldi. No, hanno tutto. Piuttosto, la Ferrari ha gli stessi uomini di due anni fa, ma quando qualcuno va via non viene sostituito. Quindi penso che i risultati ne siano la logica conseguenza”.