binotto 2021

Credits: Scuderia Ferrari Twitter

Se il gap della SF1000 da Mercedes e Red Bull non diminuisse, a Maranello potrebbero spostare il mirino sulla prossima stagione

È partito in sordina il 2020 della Ferrari, trovatasi a inseguire nei sei giorni di test collettivi in scena sul circuito di Barcellona. La SF1000 ha archiviato la pre-season in vista di Melbourne con Charles Leclerc autore del quarto tempo combinato in 1’16″360 e Sebastian Vettel solo nono in 1’16″841. Da parte del box rosso non trapela grande ottimismo in vista della stagione che scatterà tra meno di due settimane, dal momento che Mercedes e Red Bull sembrano un passo avanti.

SVILUPPO

La SF1000 è stata progettata per ovviare alle carenze della monoposto 2019, molto efficace sui rettilinei ma meno performante nei tratti misti. Si è cercato così di preservare il più possibile le doti velocistiche della SF90, cercando allo stesso tempo di migliorare la competitività in curva. Ma i risultati, almeno nei test, non hanno dato ragione alla nuova Ferrari, che secondo le previsioni di Mattia Binotto battezzerà la stagione da inseguitrice.

A questo punto, diventa anche importante ponderare quanti investimenti destinare al progetto 2020, dal momento che per il prossimo anno è prevista una rivoluzione tecnica importante. In sospeso rimane anche la questione del DAS: ci vorrà almeno qualche mese per averlo a disposizione, ma considerando che dal 2021 lo sterzo mobile sarà bandito, è lecito domandarsi se l’investimento sia giustificato.

EQUILIBRIO

Sarà dunque importante trovare il giusto equilibrio nella ripartizione delle risorse, ossia nella suddivisione tra gli investimenti per il 2020 e quelli per il 2021. Causa il Coronavirus, non è detto che questa stagione riuscirà a mantenere intatte le 22 gare inizialmente previste, ma rimarrà comunque un’annata estenuante, con il peso ulteriore di dover procedere in parallelo con lo sviluppo di vetture totalmente nuove per il prossimo anno.

“Certamente, ripartire le risorse in modo appropriato sarà uno dei temi della stagione – ha spiegato Binotto a Motorsport.comNon c’è dubbio che all’inizio del 2020 spingeremo forte sul progetto attuale, per appurarne le debolezze e i punti di forza. È chiaro che se, dopo alcune gare, il gap dai primi dovesse mantenersi elevato, focalizzarci di più sul 2021 sarebbe una soluzione corretta. Ma è presto per parlare adesso. Abbiamo alle spalle solo 6 giorni di test e dobbiamo attendere almeno qualche gara per avere un quadro più definito”

WOLFF AVVERTE

Del resto, lo stesso Toto Wolff aveva avvertito che spostare il focus sul 2021 troppo tardi potrebbe avere conseguenze notevoli sull’approccio alla nuova stagione: “Dovremo stare attenti, perché se partiamo col piede sbagliato nella progettazione della monoposto 2021, poi ci vogliono almeno sei mesi per trovare le soluzioni ottimali, e potremmo trovarci indietro di mezzo secondo. Con i cambi di regolamento è così, serve tempo”.