Basta baby-piloti in Formula 1: prendere la superlicenza sarà più difficile 7 Gennaio 2015 Eleonora Ottonello Sono finiti i tempi per i futuri Max Verstappen. La Federazione Internazionale dell’Automobile, ha pubblicato i criteri che dal 2016 definiranno l’assegnazione della superlicenza necessaria per correre in Formula 1, introducendo un sistema a punti che renderà così più duro e più meritevole l’approdo nel Circus per i giovani piloti che vorranno sperimentare il brivido della Formula 1. La decisione è stata dettata dalla volontà di evitare il ripetersi di situazioni al limite, come ad esempio quella della quale si è reso protagonista Max Verstappen che, in Australia debutterà in Formula 1 da pilota titolare a 17 anni e con un solo anno di esperienza in pista sulle monoposto. Dal 2016, correre in Formula 1 sarà più difficile. I giovani dovranno aver compiuto 18 anni, passare un esame sul regolamento sportivo e aver portato a termine due o più stagioni in una categoria minore (WEC, l’Indycar, la Formula 3 europea, la GP2 e la futura Formula 2) conquistando almeno 40 punti nel corso delle precedenti tre stagioni (guarda la tabella in basso), oltre che percorrere almeno 300 chilometri con una vettura Formula 1 vecchia almeno di due anni e non più di 180 giorni prima della presentazione della domanda. Ma tra i precedenti non c’è solo Verstappen: anche Kimi Raikkonen, al momento del suo debutto in Formula 1 aveva completato solo 23 corse su una monoposto quando esordì sulla Sauber nel 2001. Tags: 2015, FIA, Max Verstappen