Autovelox, si chiude un’era: ora non ti possono più togliere i punti per eccesso di velocità | Il trucco per non perdere la patente
Ricevere una multa per eccesso di velocità è un’esperienza sgradevole, ma non bisogna subito rassegnarsi; E’ però fondamentale agire entro i termini previsti dalla legge
L’incubo di ogni automobilista: l’autovelox. Quel lampeggio improvviso che innesca una serie di pensieri negativi, tra cui la perdita dei preziosi punti della patente. Ma quanto c’è di vero in questo timore? E soprattutto, quali sono le reali possibilità di evitare la decurtazione? Circola l’idea diffusa che, una volta beccati dall’autovelox, la perdita dei punti sia inevitabile. Questa convinzione, però, è solo parzialmente vera. È vero che la maggior parte delle infrazioni rilevate dagli autovelox comporta la decurtazione di punti dalla patente. Tuttavia, esistono delle eccezioni e delle possibilità di difesa. La legge prevede la possibilità di presentare ricorso contro le contravvenzioni elevate dagli autovelox, offrendo così la possibilità di difendere le proprie ragioni.
L’unico rimedio: il ricorso
Per chi viene fermato immediatamente dalla polizia e contesta la violazione, l’unica strada percorribile per evitare la decurtazione dei punti è presentare ricorso contro il verbale. Questo significa rivolgersi ad un avvocato esperto in materia e cercare di dimostrare che la contestazione non è fondata. Le possibilità di successo di un ricorso contro un verbale per eccesso di velocità sono legate a diversi fattori, tra cui: Malfunzionamento dell’autovelox: Se si riesce a dimostrare che l’apparecchiatura utilizzata per rilevare l’infrazione non era funzionante o era stata tarata in modo errato, il verbale può essere annullato. Errore nella contestazione: Anche un semplice errore materiale nel verbale, come l’indicazione errata del veicolo o del conducente, può essere motivo di annullamento. Assenza di segnaletica: Se manca la segnaletica che indica la presenza dell’autovelox, la multa potrebbe essere annullata.
Come presentare il ricorso?
In genere, si ha un termine di 30 giorni dalla notifica della multa per presentare ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Il ricorso va presentato mediante raccomandata A/R. Nel ricorso è importante indicare: I propri dati anagrafici e di residenza; I dati relativi alla multa (numero, data, luogo, importo); Le ragioni specifiche per cui si contesta la sanzione; Eventuali documenti a sostegno delle proprie tesi (foto, testimonianze). La presentazione del ricorso è un atto che può essere svolto in autonomia, ma in caso di questioni particolarmente complesse o se si vuole aumentare le proprie possibilità di successo, è consigliabile rivolgersi a un avvocato esperto in materia. Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti istituzionali del Ministero della Giustizia e della Polizia di Stato e sui portali delle associazioni di categoria.