Autovelox, arriva la stangata: con la direttiva MID i comuni costretti ai ripari | Ribaltone inaspettato, ora saranno loro a pagare
Il tema relativo agli etilometri ed agli autovelox privi di omologazione è molto caldo negli ultimi mesi
Se ne sta parlando moltissimo, dato che molte persone sottoposte a etilometro e molte altre che invece sono state multate attraverso autovelox, stanno facendo ricorso avverso le multe ricevute.
Ricorsi per i quali stanno anche vincendo, dal momento che le multe in questione sono state invalidate dalla mancanza di omologazione dei macchinari con i quali sono stati fatti i rilievi per elevare le sanzioni.
Del resto si sa da tempo che soprattutto gli autovelox sono sottoposti a una serie di controlli molto stringenti, ed in molte strade addirittura sono stati messi in condizione di non poter funzionare in quanto poco precisi.
Peraltro ci sono strade dove la presenza di autovelox si è rivelata controproducente e di conseguenza la revisione di questi macchinari si è resa non solo necessaria, ma ne ha determinato la dismissione immediata dato che il loro utilizzo non era nemmeno rispondente alle caratteristiche di omologazione necessarie a operare.
La revisione degli strumenti di misura
Su questo tipo di macchinari che altro non sono che strumenti di misura, si sono fatte molto disquisizioni, in particolare da parte dello Studio Cataldi sul cui sito ufficiale si legge una relazione molto dettagliata su quello che ci si aspetterebbe da questo tipo di macchinari, e soprattutto sulla direttiva MID che ne regola il funzionamento.
«Con l’emanazione della direttiva comunitaria 2004/22/CE del 31.03.2004 – si legge nella relazione – relativa agli Strumenti di Misura, meglio conosciuta come direttiva MID (Measuring Instruments Directive), recepita con D.Lgs. 02.02.2007, n. 22, in vigore dal 18.03.2007, poi novellata dalla direttiva 2014/32/UE del 26.02.2014, attuata a mezzo del D.Lgs. 19.05.201, n. 84, è stato introdotto nel vigente ordinamento, il principio dei “controlli metrologici legali”, i controlli per motivi di interesse pubblico, sanità pubblica, sicurezza pubblica, ordine pubblico, protezione dell’ambiente, imposizione di tasse e diritti, tutela dei consumatori e lealtà delle transazioni commerciali, intesi a verificare che uno strumento di misura sia in grado di svolgere le funzioni cui è destinato (art.4, comma c) della direttiva MID».
Gli approfondimenti della MID
Negli approfondimenti della relazione, si legge anche che «la notevole novazione introdotta dalla direttiva MID, non è pertanto incentrata sullo strumento di misura ex se, quanto alla sua specifica destinazione d’uso; essa è divisa in 2 Allegati: l’Allegato I che dispone i Requisiti essenziali degli strumenti di misura (dettagliati all’art.1 della MID) e quelli disposti per i 10 Allegati specifici».
Quindi, in sostanza, quello che traspare è che i macchinari di misurazione degli etilometri e degli autovelox sono passibili di invalidamento nel caso in cui non fossero ben revisionati.