Formula 1 Anche i duri si sciolgono: Maurizio Arrivabene piange per un sms dalla famiglia Schumacher 2 Aprile 2015 Eleonora Ottonello È proprio il caso di dirlo, anche i duri piangono. Quello appena vissuto da Maurizio Arrivabene a Sepang è stato indubbiamente un fine settimana pieno di emozioni. Alla sua seconda gara da Team Principal della Ferrari, il manager bresciano si è portato a casa un terzo e un primo posto con Sebastian Vettel che a Sepang ha permesso alla Rossa di tornare sul gradino più alto del podio a quasi due anni dall’ultima volta. Il 27enne di Heppenheim, per tante coincidenze che riguardano il suo passato, è sempre stato considerato l’erede naturale di Michael Schumacher e proprio la famiglia del sette volte Campione del Mondo di Formula 1 può dire di aver fatto piangere Maurizio Arrivabene, un uomo che tutto sembra, fuorché disposto alla lacrima facile. Il 58enne, conosce bene la famiglia Schumacher e lo stesso Michael, visto che proprio negli anni d’oro del matrimonio tra il pilota di Kerpen e la Ferrari, Arrivabene era l’uomo chiave della Marlboro, ai tempi main sponsor del Cavallino. A seguito della vittoria di Vettel, Sabine Kehm, manager di Schumi, ha mandato un sms al Team Principal della Rossa per congratularsi del risultato inaspettato: «Ho cercato di restare freddo per tutto il tempo – ha detto Maurizio Arrivabene ai colleghi della Sport Bild – Poi mi è arrivato un messaggio che mi ha fatto piangere». Il messaggio in questione è stato andato direttamente da Sabine Kehm, che, come ha confidato lo stesso bresciano, gli ha scritto di aver visto il GP di Malesia in compagnia di Corinna, moglie dello sfortunato sette volte iridato, rimasto coinvolto in un terribile incidente sugli sci il 29 dicembre 2013. Ha continuato: «La prima volta che ho visto Sebastian mi sono emozionato, ma il modo in cui Vettel si approccia al lavoro mi ricorda molto Michael, entrambi condividono lo stesso ambiente culturale e quel perfezionismo, che hanno portato in Ferrari», ha concluso. Eleonora Ottonello @lapisinha Tags: Maurizio Arrivabene, Michael Schumacher Continue Reading Previous Toro Rosso, l'accoppiata Verstappen-Sainz zittisce tutti: precocità non vuol dire immaturitàNext Fernando Alonso: «Tempo due mesi e anche la McLaren potrà lottare per il podio»