Alonso su Aston Martin: “È ora di lavorare di più e parlare di meno”

Alonso lavorare di più

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A detta dell’Aston Martin, la poca distanza tra una gara e l’altra non permette di effettuare il giusto lavoro sulla vettura: secondo Fernando Alonso è necessario lavorare di più per ottenere buoni risultati

È necessario lavorare di più per ottenere anche un minimo miglioramento, parola di Fernando Alonso. L’andamento dell’Aston Martin non è dei migliori, e la squadra non sembra prevedere alcun miglioramento in tempi brevi. Ma il veterano spagnolo non sembra concordare con il team. Non dopo la delusione provocata dal Gran Premio di Spagna, tenutosi lo scorso weekend. Un fine settimana da dimenticare per l’Aston, che ha visto entrambi i piloti terminare la gara fuori dai punti.

Ma visto l’andamento della scuderia questa stagione, secondo Alonso è necessario concentrarsi sull’implementare sviluppi efficaci, piuttosto che continuare a parlare del proprio potenziale. “Non possiamo rimanere troppo frustrati” ha dichiarato il pilota, “è ora di lavorare di più, di parlare meno e di ottenere di più. È quello che vogliamo fare“. Il quarantaduenne di Oviedo, grazie alla sua esperienza, è sempre stato un importante contribuito per i diversi team. E con l’Aston Martin, questo aspetto non sembra essere da meno.

L’Aston Martin è consapevole delle proprie debolezze

Tanti sono i miglioramenti a cui l’Aston Martin sta lavorando in questi giorni, ma la situazione non è semplice. Soprattutto a causa dei tempi estremamente ristretti tra una gara e l’altra, che non permettono di effettuare il giusto lavoro sulla monoposto. Ma uno, in qualche modo, più rapido. Con la Formula 1 diretta in Austria per il secondo di tre gran premi consecutivi (Spagna, Austria e Gran Bretagna), il team dell’Aston Martin crede che trovare il tempo anche solo per sviluppare le conoscenze acquisite in ogni gara e poi lavorare sugli aggiornamenti non è facile.

Il team principal, Mike Krack, ha affermato sulla questione: “Questo è uno dei problemi che abbiamo. Ora ci sono cinque gare in sei settimane“. La squadra ha acquisito molta comprensione dopo Monaco, Imola e Canada, dove i punti guadagnati sono stati quattordici. E la vettura utilizzata era la stessa. La questione principale, dell’Aston così come delle altre scuderie, è correggere gli errori, ma la continua mancanza di tempo non lo rende possibile.