Alonso: “Nella top 3 se i miei avversari avranno problemi”

Fernando Alonso

Credits: Fernando Alonso Official Site

Fernando Alonso ha chiuso la tappa di ieri in sesta posizione, a soli sei minuti dal vincitore Carlos Sainz.

Lo spagnolo non può che essere soddisfatto della posizione agguanta in squadra con Marc Coma. Alonso, grazie a questo promettente debutto che ha colpito non solo gli addetti ai lavori, affronterà con tranquillità la giornata di riposo della Dakar, soddisfatto del lavoro completato e di tutto ciò che ha imparato.

Secondo il due volte Campione del Mondo di Formula 1, che sta disputando la Dakar a bordo della Toyota numero 310, un ulteriore avanzamento in classifica più che dipendere da lui, sarà condizionato più dai problemi o dagli abbandoni di quelli davanti a lui: “Vedremo come andranno le cose in futuro. Ci sono troppe variabili – ha raccontato ai colleghi di Marca – Un giorno uno perde quaranta minuti, quello successivo ti si rompe il cambio. Per ora non è accaduto niente di allarmante nella top 5 ma se dovesse iniziare ad accedere qualcosa e se noi riuscissimo a mantenere lo stesso ritmo, il podio non sarebbe poi così lontano. Ma se non accadrà nulla, sarà difficile“.

SAINZ VERSO LA VITTORIA DI QUESTA EDIZIONE

L’ovietense ha voluto elogiare il grande lavoro svolto da Carlos Sainz, leader indiscusso di questa edizione della Dakar. Per Alonso, il connazionale ha già le mani sul trofeo del vincitore e spera che la sua Mini possa accompagnarlo fino alla fine senza intoppi: “Sono davvero felice della sua leadership perché per me è uno dei migliori in questo tipo di gare, se non il migliore. Se parte come primo, fa il vuoto; se parte dietro recupera sempre terreno. Se la sua macchina non lo tradirà, farà bene“.

Alonso è contento di essere sopravvissuto alle fasi più difficili della corsa e di occupare attualmente la sesta posizione nella classifica: “Nella tappa di ieri è andato tutto bene. Ho avuto buone sensazioni, il ritmo c’era. In questi ultimi giorni sono migliorato sempre di più e sono pronto a godermi le ultime tappe di questa esperienza – ha raccontato – Per me è stato tutto nuovo a livello di guida. La pista non è più ricoperta di asfalto ma di ghiaia e pietre. La guidabilità è incostante, ogni chilometro è diverso da quello precedente, puoi avere problemi di visibilità. Marc Coma, che ha esperienza in questo tipo di corse, mi ha dato dei consigli e sa quando è necessario gestire la gara e quando bisogna attaccare“, ha concluso.