Alcoltest, ribalta il risultato della prova con il trucco dell’avvocato | Non ti ritirano più la patente anche se ti trovano sbronzo marcio

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La guida in stato di ebbrezza è un comportamento che va assolutamente evitato. In caso di controllo però, è fondamentale conoscere i propri diritti
L’alcoltest è uno strumento fondamentale per la sicurezza stradale, ma a volte può capitare di essere fermati anche se si è bevuto solo un bicchiere di vino a cena. In questi casi, è importante conoscere i propri diritti e sapere come comportarsi per evitare il ritiro della patente. Come noto, l’alcoltest misura la quantità di alcol presente nel sangue attraverso l’analisi dell’aria espirata. Il limite di legge è di 0,5 grammi per litro (g/L), ma già a livelli inferiori possono esserci effetti negativi sulla capacità di guidare. Anche se l’alcoltest risulta positivo, non è detto che ti ritirino la patente. Il ritiro è previsto solo in caso di tasso alcolemico superiore a 0,8 g/L. In caso di fermo per sospetta guida in stato di ebbrezza, è importante mantenere la calma e collaborare con le forze dell’ordine, ma senza rinunciare ai propri diritti.
Quali sono le sanzioni previste?
Le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza variano a seconda del tasso alcolemico rilevato. Si va da una multa di diverse centinaia di euro fino all’arresto nei casi più gravi. Oltre alla multa, è prevista la sospensione della patente di guida, che può variare da pochi mesi a diversi anni. Le nuove norme prevedono un inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza, soprattutto in caso di recidiva o quando il tasso alcolemico è particolarmente elevato. In questi casi, le pene possono essere aumentate fino al doppio e può essere disposta la confisca del veicolo. Ricordiamo inoltre che per i neopatentati e i guidatori professionali, il limite è ancora più basso: 0,0 g/L.

L’importanza di chiamare un avvocato
Quando ti trovi di fronte a un alcoltest, la tensione e l’incertezza possono prendere il sopravvento. In questi momenti, la presenza di un avvocato può fare la differenza. Nel momento in cui viene fermato e sottoposto ad alcoltest, il conducente ha il diritto di chiedere l’assistenza di un avvocato. Le forze dell’ordine sono tenute a informarlo di tale diritto e a consentirgli di contattare un legale di fiducia. L’avvocato sarà presente durante l’alcoltest, assicurandosi che la procedura sia eseguita correttamente e nel rispetto delle normative. Se le forze dell’ordine non informano il conducente del suo diritto all’assistenza di un avvocato, l’alcoltest può essere considerato nullo e le sue risultanze non utilizzabili ai fini del procedimento penale.