Addio al colosso mondiale: sul lastrico il famosissimo brand di motociclette | Aveva fatto sognare tutti

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Crisi per il colosso delle moto KTM - pexels - f1world.it

La crisi non fa prigionieri: un famosissimo brand di motociclette è stato dichiarato fallito. Addio al colosso mondiale.

Il rapporto presentato dal curatore fallimentare Peter Vogl la dice lunga su una crisi per certi versi sorprendente visto di chi si sta parlando, evidenzia gravi errori di gestione, uno squilibrio ha causato un aumento esponenziale delle scorte. Non solo.

Un numero immenso di motociclette in attesa di essere vendute, ma anche la disconnessione assoluta con il mercato attuale, la stragrande maggioranza del quale non può permettersi modelli così costosi. C’è un po’ tutto in questa triste situazione.

Una crisi totale che ha già generato un effetto domino in Austria e Germania, centri nevralgici, roccaforti, paesi in cui hanno sede le sue filiali. Ci sono già stati centinaia di licenziamenti in atto, il debito continua a crescere. E ancora.

Diversi fornitori hanno smesso di fornire servizi. È stata interrotta anche la produzione, che non dovrebbe riprendere fino alla fine di marzo, ammesso e non concesso che la situazione migliori. Nel frattempo, ecco scendere in campo il tribunale fallimentare. Che ha ratificato il fallimento, decidendo comunque di continuare l’amministrazione autonoma fino a febbraio.

Quasi cento anni di storia che non verranno festeggiati

Questa la situazione in cui versa la KTM, acronimo di Kronreif und Trunkenpolz Mattighofen, un’azienda austriaca costruttrice di motocicli, fondata nel 1934 dall’ingegnere Hans Trunkenpolz a Mattighofen. Quasi cento anni di storia che non verranno festeggiati.

Impossibile risolvere la crisi con quasi 300.000 motociclette ferme nei magazzini e un debito che si avvicina ai 2.000 milioni di euro, Problemi finanziari, come hanno analizzati gli esperti, non derivano solo da un eccesso di produzione, ma anche da un errore nella loro strategia commerciale proponendo al pubblico modelli eccessivamente costosi. Di questi tempo, peraltro.

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Forse non tutto è perduto – pixabay – f1world.it

Il lato positivo

Ciò su cui gli esperti concordano, però, è un risvolto positivo da prendere in considerazione. Questo è il momento migliore per acquistare una KTM – anche una Husqvarna o una GasGas – proprio per dell’enorme accumulo di modelli. KTM sarà costretta a ridurre i prezzi per vendere le sue motociclette.

I rivenditori, inoltre, di fronte ad un futuro incerto, saranno disposti ad offrire sconti significativi e negoziare condizioni più favorevoli per i clienti, che trarranno vantaggio da questa situazione tante triste per i nostalgici, quanto eccezionale per collezionisti o semplici appassionati. Meglio sbrigarsi, a quanto pare: l’indiana Bajaj (già partner di KTM) e la cinese CFMoto sono pronte a rilevare il marchio.