Formula 1 | Daniil Kvyat: “Tenevo il passo di Ricciardo alla Red Bull”
Dalla promozione in Red Bull dopo neanche un anno di carriera al dubbio di rimanere nel Circus iridato anche nel 2017. In soli due anni, Daniil Kvyat ha toccato il cielo con un dito per poi ripiombare a terra nel peggiore dei modi. A mitigare (seppure in maniera molto lieve) la delusione vissuta nel 2016, è arrivata la riconferma alla Toro Rosso, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo al 22enne russo, la cui carriera ormai incarna il tipico esempio del “talento bruciato” (quello che alla Mercedes si augurano di non ripetere con Pascal Wehrlein).
Eppure Kvyat lo scorso anno fece un po’ meglio di Ricciardo, precedendolo di 3 punti nella classifica finale. Solo quando l’ombra di Max Verstappen cominciò a incombere sul pilota russo, Kvyat andò in crisi, come dimostra il doppio tamponamento a Vettel nel GP di casa. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Non a caso, dopo le prime quattro gare del 2016, Kvyat aveva già 15 punti in meno di Ricciardo, ma fu l’unico ad andare a podio (nel GP di Cina).
Per Kvyat, però, la prestazione del 2015 avrebbe dovuto garantirgli maggiore considerazione all’interno del mondo Red Bull: “Ho lavorato a lungo con Daniel – ha dichiarato il pilota russo – che rappresenta un punto riferimento. Però riuscivo a tenere il suo passo, ero più o meno sul suo livello”.
“Forse ero un po’ meno consistente di lui, non riuscivo a intepretare bene la macchina come lui, ma mi mancava l’esperienza”.
Da Ricciardo, Kvyat è passato ad avere Sainz come compagno, ma stavolta il confronto è stato impietoso, con lo spagnolo costantemente più veloce del russo.
“Il segreto è che Carlos già dopo tre gare si era cucito addosso la vettura, ormai la conosceva alla perfezione. Quando sono tornato alla Toro Rosso, mi sono ritrovato una vettura completamente sconosciuta. Sapevo che Carlos era ad un buon livello e che sarebbe stata estremamente dura batterlo. Ma l’anno prossimo sarà interessante sfidarlo di nuovo”.
Parlando del contratto dei piloti Red Bull, che scadrà a fine 2018, Kvyat ha dichiarato: “Io penso solo a fare un buon lavoro l’anno prossimo. La Red Bull ha ottimi piloti, entrambi con l’ambizione di diventare campioni. Spetterà a loro fare la scelta che ritengono migliore per il futuro”.