Formula 1 | Ricciardo critica la strategia, Horner risponde: “Impensabile fargli fare una sosta”

© Red Bull Content Pool

Sabato, al termine delle qualifiche, Daniel Ricciardo era apparso fiducioso, in virtù della strategia elaborata dalla Red Bull che l’avrebbe fatto scattare con le Supersoft. Sulla carta, l’australiano avrebbe potuto così allungare di molto il primo stint, per poi magari fare l’unico pit stop poco prima di metà gara e proseguire con le Soft fino in fondo. Almeno questo è quanto ci si sarebbe ragionevolmente potuti aspettare.

Invece la strategia usata per Ricciardo si è allineata a quella di Ferrari e Mercedes, vanificando di fatto il vantaggio di scattare con le Supersoft. Dopo appena otto passaggi Daniel era già ai box per cambiare gomme, cosa che lo ha costretto poi ad effettuare un’altra sosta. Tutt’altra storia per Verstappen, il quale è finito in testacoda al primo giro, ma poi è rimasto in pista fino al 22esimo passaggio, quando il muretto lo ha richiamato per il primo ed unico pit stop, che ha consentito all’olandese di tornare in lotta per il podio (che avrebbe facilmente conquistato, se non fosse stato per l’assalto finale di un arrembante Vettel).

L’epilogo non è andato giù a Ricciardo, che non ha avuto peli sulla lingua nel commentare le scelte del muretto: La strategia non ha funzionato, nel mio caso abbiamo lavorato male, a differenza di Verstappen. Max è finito in testacoda dopo la prima curva e a quel punto ho pensato che per lui fosse finita. Invece mi è arrivato davanti perché l’hanno fermato una volta sola. Ma anche io partivo con le Supersoft e una strategia a una sosta mi sembrava la soluzione più ovvia”.

Per evitare ulteriori polemiche, prontamente è arrivata la risposta di Chris Horner, che ha difeso così la scelta di adottare strategie differenziate per i propri piloti: “Per quanto riguarda Daniel, si è trattato di una combinazione di fattori. Lui ha bloccato le ruote alla prima curva, poi si è trovato davanti a Vettel, in lotta per la quarta posizione. Quando Sebastian si è fermato, abbiamo visto che nel suo out lap era già velocissimo e a quel punto abbiamo pensato che Daniel avrebbe potuto perdere la posizione. Così lo abbiamo richiamato immediatamente ai box. Poi, in quel momento della gara, mai avremmo pensato che le Supersoft sarebbero durate così tanto e non era certo nei nostri piani impostare la gara su una sola sosta”.

Diverso il discorso per Verstappen, la cui strategia Horner l’ha spiegata così: “Max si è fermato una sola volta, è vero, ma nel suo caso si è creata una situazione particolare che ci ha indotti a questa scelta. Quando tutti avevano fatto la prima sosta, Max si è trovato in mezzo alle due Mercedes, che stavano tenendo un ritmo piuttosto blando. Hamilton voleva rallentare i piloti dietro, mentre Rosberg cercava di evitare un raffronto diretto con Max. In questo modo, pur non avendo un ritmo velocissimo, Max ha potuto proseguire per parecchi giri con lo stesso set di gomme, fermandosi per la sua prima e unica sosta dopo 22 giri”.

Insomma, pare proprio che alla Mercedes siano in buona compagnia: anche alla Red Bull c’erano alcune questioni da chiarire, dopo la gara…