Marchionne apre ai motori “indipendenti” solo se li paga la FOM
La Ferrari, nella persona di Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fca, si è dichiarata disponibile a pensare ad una power unit “indipendente” per il futuro, a patto che i costi di un suo ipotetico sviluppo ricadano sulla FOA. Questo è quello che si evince dalle parole rilasciate ad un’intervista ad Autosport: «Siamo disponibili ad una partecipazione per un progetto così interessante ma», e qui Marchionne pone un’altra condizione, «non possiamo essere i soli a condividere tecnologia. Serve uno sforzo congiunto di tutti. I compromessi devono essere condivisi anche dagli gli altri team che hanno un motore proprio».
Quanto alle spese di sviluppo di tale tecnologia che, secondo l’italo-canadese, dovrebbero ricadere sulle spalle della FOM e, quindi, di Bernie Ecclestone, Marchionne precisa: «se andate a chiedere alla Mercedes di costruire un motore diverso da quello che utilizza ma compatibile con le regole della Formula 1, questo verrebbe a costare loro un bel pò di soldi. Penso sia giusto che questi soldi siano spesi, in fase di sviluppo, dalla FOM. La Formula 1 è un business ma è anche una disciplina enormemente dispendiosa. La Ferrari spende tantissimo per la Formula 1. Qui l’unico che sembra guadagnarci è Bernie!» La Ferrari, in questo modo, pare farsi portavoce di un sentimento che i costruttori coinvolti in Formula 1 nutrono nei confronti della FOM e che verrà sicuramente espresso durante la prossima riunione tra le scuderie e la FIA.