Vettel: “Le regole sul carburante? Serve meno rigidità”
Dopo quanto accaduto al termine del GP di Ungheria, il tedesco lancia una frecciatina alla FIA chiedendo più tolleranza sulle regole del carburante
Un secondo posto da urlo, un festeggiamento che mancava da tempo. Poi il richiamo della FIA e la squalifica. A seguire, l’appello (rifiutato) da parte della Aston Martin. In poche parole potremmo definire così il Gran Premio di Ungheria di Sebastian Vettel, che in pochi giorni ha visto scemare quanto costruito durante la tappa dell’Hungaroring. A seguito di questa deludente esperienza, il pilota della Aston Martin ha avuto modo di rimuginare a lungo su quanto accaduto e, nelle ultime ore, ha lanciato un messaggio proprio alla FIA stessa.
“Guardando a quanto è successo, penso sia chiaro come stanno le cose e perché siamo stati squalificati“, ha dichiarato. “Guardando avanti, ovviamente è molto deludente. Penso che dal mio punto di vista, date le circostanza e dato che sono stato proprio io a soffrirne, non lo auguro a nessun altro. Probabilmente servirebbe più tolleranza. Non so esattamente come sia possibile“.
LA SQUALIFICA NON HA SMORZATO L’ENTUSIASMO DEL TEDESCO
Come dichiarato anche a Motorsport, Vettel ha sottolineato di non aver avuto alcuna indicazione relativa a un problema di carburante nel corso della gara. Per cui la squalifica finale è arrivata come una doccia fredda. “Siamo rimasti molto sorpresi quando abbiamo scoperto che non c’era il carburante necessario“, ha dichiarato. “Ma dobbiamo accettare e andare avanti. È stato un giorno molto importante, perché sarebbero stati dei buoni punti per noi. Ora abbiamo altre gare e dobbiamo cercare di fare del nostro meglio“.
Nonostante l’esclusione a fine gara, per Vettel il GP di Ungheria ha rappresentato una giornata molto positiva. “Ero sul podio, avevo l’adrenalina della gara. È stato un momento magico. Solo dopo non ho potuto prendere il premio…ed è stato un po’ amara come situazione. Penso che questa sia stata la delusione maggiore. In quel momento, però, ero lì: le emozioni erano sensazionali“.