Verstappen: “I piloti devono accettare il proprio ruolo”

Max Verstappen su Perez

Credits: Red Bull, press area

Max Verstappen si sente come non mai la prima guida della Red Bull. L’olandese non ci è andato leggero con alcuni suoi colleghi che, a detta sua, non riconoscono il proprio ruolo di secondo pilota: stoccata, nemmeno troppo velata, a Perez?

Un solo obiettivo, vincere. Questo è il motto di ogni pilota in griglia, ma Verstappen, che è da sempre contraddistinto per la sua schiettezza all’interno del paddock, ammette come in ogni competizione che si rispetti, ci sarà sempre qualcuno più forte rispetto agli altri, e questo avviene anche in Formula 1. L’olandese, sembrerebbe, essersi riferito in linea di massima ai colleghi che non riconoscono il proprio ruolo di seconda guida, senza fare sconti al compagno Perez. 

Il due volte campione del mondo, pilota Red Bull dal 2016, sa bene di essere la guida su cui il team ha contato e conta tutt’ora per il raggiungimento del titolo mondiale, una scelta da fare in ogni team presente in griglia. Non è facile ammettere a se stessi però di essere inferiore al tuo compagno di squadra, per questo per il pilota della scuderia di Milton Keynes, è meglio accettarlo il prima possibile.

Facendo riferimento ai successi di Hamilton con Mercedes, il pilota #33 analizza il ruolo di Bottas, il quale non è riuscito ad ottenere il titolo mondiale a discapito del compagno di squadra: “Bottas ha conquistato tanti podi, oltre a qualche vittoria e pole position. Ogni anno partiva da zero, ma dopo poche gare ti rendi conto che non succederà nemmeno questa volta, che devi accettare il tuo ruolo e non vivere all’interno di una favola “, ha commentato Verstappen in un’intervista a Viaplay.

Quando fare un passo indietro diventa più difficile del previsto

Continuando l’intervista, si percepisce come Verstappen in fin dei conti voglia solo far rendere conto a tutti quei piloti che, vedendo il proprio compagno di squadra ottenere successi su successi, dovrebbero ammettere la realtà del ruolo che rivestono in squadra, aiutandola per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Una realtà che secondo il pilota olandese non viene recepita da alcuni suoi colleghi, i cui nomi non sono stati rivelati:” Devi accettare che il pilota accanto a te sia più bravo di te , queste sono cose che possono succedere. È importante che si arrivi a capirlo, purtroppo ci sono alcuni piloti che non lo accettano e tutto poi va a creare solo del male a loro stessi. Non sopravviveranno in Formula 1 per molti anni, ma non ho intenzione di fare nomi” ha concluso A chi si stava riferendo il due volte campione del mondo? Ognuno alle proprie considerazioni

Valeria Caravella