Una Formula 1 hollywoodiana!

Quando, in Formula uno, si parla di spettacolo e attrattiva un appassionato pensa subito ai duelli in pista e, ultimamente, anche alla diminuzione del rumore. Una volta, però, c’erano “eventi scenografici” che rendevano più spettacolari le F1 anche dal punto di vista visivo. Basti pensare alle scintille contro l’asfalto, caratteristiche degli anni ’80, che sparirono quando i team furono obbligati ad installare uno scalino in legno sul fondo delle vetture, per impedire che le monoposto fossero troppo vicine al suolo, rendendo così inutili i pattini in magnesio responsabili di questo effetto in precedenza. Oggi, però, per aumentare lo show e per riportare spettacolarità nella categoria, il Gruppo Strategico della F1 sta pensando ad un ritorno al passato.

A Spielberg, infatti, nelle prime prove libere del Gran Premio d’ Austria, la Ferrari di Kimi Raikkonen e la Mercedes di Nico Rosberg hanno testato l’istallazione di alcune piastre in titanio sul fondo delle vetture, posizionate con il solo scopo di offrire ai tifosi lo spettacolo delle scintille quando sfregano l’asfalto. L’effetto per ora non è paragonabile ai torrenti di scintille degli anni Ottanta, ma l’espediente è stato studiato soprattutto per le gare in notturna.
Inoltre, sempre per rendere più intrigante la F1 e per riconquistare il cuore dei tifosi, si sta anche studiando un nuovo sistema per incrementare il suono degli scarichi, dopo il fallimento della «trombetta» vista nei test di Barcellona. Come riporta il magazine Autosprint a Silverstone si proverà una sorta di doppio scarico, con un megafono posto tra turbocompressore e wastegate.

Proposte assurde queste che verranno valutate dal Consiglio mondiale della Fia il prossimo 30 Giugno. In ogni caso resta evidente che si tratterebbe più che altro di tanta scenografia, di soluzioni mirate ad effetti hollywoodiani indubbiamente piacevoli, ma pur sempre artificiosi, senza andare ad intaccare in modo più profondo l’aspetto sportivo e tecnico. Ma siamo sicuri che gli appassionati hanno bisogno solo di «cinema»?