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Test Barcellona

Test Barcellona 2022, day 2: la classifica parla italiano

Cavallino imbizzarrito: alla Ferrari il day 2 di test. Haas e Red Bull costringono i commissari ad esporre bandiera rossa

Giunge al termine anche la seconda giornata di test sul Circuit de Catalunya. Non ci sono grosse sorprese rispetto a quanto visto ieri, ma cambia il nome il cima alla classifica sia per piloti che costruttori. Sebbene la prima sessione sia stata dominata da Ricciardo al volante della McLaren, il più veloce di tutti è colui che nella sessione inaugurale aveva fatto stampare il tempo migliore. Si tratta infatti della Ferrari guidata da Charles Leclerc. Il monegasco non è arrivato ai livelli di Norris di ieri, ma ci si è molto avvicinato. Seconda l’Alpha Tauri con Gasly. Due bandiere rosse, una per sessione: problemi per Red Bull e Haas, con gli austriaci che hanno la peggio.

Sempre 16 i piloti ad avvicendarsi in pista tra mattino e pomeriggio, mentre domani correranno tutti quanti. Nel pomeriggio avviene anche un esordio assoluto, la prima uscita in Formula 1 per Guanyu Zhou. Debutta al volante dell’Alfa Romeo nella speranza di riuscire a percorrere più giri di quanto fatto dalla scuderia nella giornata di ieri. Da tenere d’occhio in quanto unico rookie in griglia, il quale dovrà adattarsi a guidare una vettura sofisticata come una monoposto di Formula 1.

Brevi cenni riguardo anche alle previsioni meteo. Si pensava sarebbe stato possibile testare le gomme da bagnato durante l’ultima giornata di test, ossia quella di domani. Sembra che però il tempo stia cambiando e che la pioggia tarderà ad arrivare. Si prospetta dunque di avere giornate bagnate nel weekend, inteso come sabato e domenica e che, quindi, le prossime sessioni saranno tutte interamente asciutte.

Test Barcellona day 2, mattinata: la rossa non molla

Aprono le danze i due team migliori delle sessioni di ieri, McLaren e Ferrari. Per i papaya oggi guida Ricciardo, al volante per tutta la giornata. Il Cavallino invece affida la propria vettura a Sainz durante la mattinata, mentre Leclerc scenderà in pista nel pomeriggio. La prima impressione è che molti abbiano deciso di montare sulle monoposto le mescole soft (C4). Le due scuderie regnanti, in termini di piloti e costruttori, si fanno attendere: né Perez, né Hamilton escono dai box, lo stesso vale per Bottas e Schumacher, sebbene i due abbiano un forte bisogno di correre dopo i problemi riscontrati ieri. La loro sessione inizia solo dopo circa 20 minuti.


 

A dire il vero, Bottas non si fa vedere per oltre mezz’ora e la domanda sorge spontanea: sono stati scovati ulteriori problemi in casa Alfa Romeo? Sicuramente la scuderia ha voluto accertarsi di aver controllato tutto due volte. A 40 minuti dalla luce verde, il crono migliore appartiene, ancora una volta, ad un pilota che non si trova tra i protagonisti dell’ultima stagione. Aston Martin potrebbe aver messo su un’ottima macchina, tanto che Lance Stroll guida la classifica dei tempi. Molto lontano, a dire il vero, da quello fatto registrare da Norris, ma comunque l’unico a scendere in continuazione si rivela essere il canadese: 1’22″735, fucsia in tutti i settori.

Ci pensa Sainz, però, a riportare le cose alla pari con ieri. 1’21″708 per lo spagnolo, che significa aver stabilito un tempo di un secondo maggiore rispetto alla migliore prestazione personale della giornata passata. Al secondo posto troviamo Ricciardo, che conferma quanto di buono fatto ieri dal suo compagno di squadra. Buonissime sensazioni anche da parte di Albon e la Williams, che spodestano la McLaren: nessun problema di affidabilità e soli 5 decimi dal primo posto (1’21″657 con Sainz che scende a 1’20″890). Continuano ad avvicendarsi piloti sul secondo gradino del podio: verso la fine delle prime due ore un’altra vettura italiana affianca la Ferrari. Parliamo naturalmente dell’Alpha Tauri guidata da Gasly, che fa registrare un 1’21″465.


 

Test Barcellona day 2, mattinata: problemi in casa Red Bull

Sembrava faticare nel macinare giri Hamilton, ma si riprende nel corso della terza ora. In maggiore difficoltà sembrano essere Bottas e Perez, che girano poco, soprattutto il finnico. Ad ogni modo, i tre si trovano quasi al fondo della classifica: settimo Perez, ottavo Hamilton e nono Bottas. Peggio di loro solo Ocon, di cui si hanno poche notizie. Poche informazioni anche sul precedente leader della classifica, Stroll, che però nuota in buone acque al quinto posto. Buone nuove invece per Mick Schumacher, che dopo la pessima giornata di ieri si ritrova sesto, ma soprattutto con molti giri nelle ruote (48).

Qualche analisi da parte di Jolyon Palmer: a quanto risulta, Alpine sembra avere problemi con il DRS e per questo motivo non lo starebbe usando. Inoltre Hamilton non si trova completamente a suo agio con la monoposto: sembra che fatichi in curva. Altro spunto da parte dell’ex pilota riguarderebbe il peso. Rumors dicono che alcune vetture supererebbero il peso minimo di molto e dunque bisogna vedere cosa e come faranno le scuderie a diminuire il peso delle monoposto.

Manca poco al termine della sessione mattutina ma Ricciardo decisamente non si è addormentato, ed eccolo che sale al secondo posto (1’20″948), Impossibile, però, scalzare Sainz dalla sua prima posizione. All’improvviso, però, arriva la notizia dell’interruzione della sessione: bandiera rossa. A causarla sono Perez e la sua Red Bull. La monoposto sembra essersi inchiodata nel secondo settore (curva 13). Problema al cambio. Che si sia cantato vittoria troppo presto non vedendo segnali negativi rispetto all’affidabilità nella prima giornata?


Si riparte per gli ultimi 15 minuti dopo aver recuperato la Red Bull in panne. Si approfitta del poco tempo rimanente per tentare di scavalcare il tempo più veloce: sia Gasly che Ricciardo, infatti, hanno fatto registrare un settore fucsia. L’australiano si porta in testa alla classifica con un crono di 1’20″355. Hamilton decide invece di aver dato abbastanza e di fermarsi. La sessione dunque termina con la seguente classifica:

PILOTA TEMPO GIRI
1
Daniel Ricciardo
1’20″355 65
2
Carlos Sainz
1’20″546 71
3
Pierre Gasly
1’20″764 61
4 Alexander Albon 1’21″531 47
5 Lance Stroll 1’21″920 55
6 Mick Schumacher 1’21″949 66
7 Valtteri Bottas 1’22″288 21
8 Sergio Perez 1’22″412 38
9 Lewis Hamilton 1’22″562 40
10 Esteban Ocon 1’23″280 66

Prima di tornare ai box, alcuni piloti decidono di fare delle prove di partenza. Finite queste si giunge alla vera e propria conclusione della sessione mattutina.

Test Barcellona day 2, pomeriggio: seconda bandiera rossa

Poco prima dell’inizio del turno pomeridiano di test, arrivano le parole del team principal Alfa Romeo, Vasseur. I problemi riscontrati in questi primi due giorni di prove dovrebbero essere risolti in tempo per i test in Bahrain. La sessione poi inizia, ma il rombo dei motori non si fa sentire: in molti sono rimasti ai box per i primi minuti. Scendono in pista per primi Gasly e Vettel, seguiti dal tanto atteso Zhou, che comincia ufficialmente la sua avventura in Formula 1 con un giro cronometrato: 1’24″578 per lui.

Si viene poi a sapere che Perez non tornerà in macchina a breve, la Red Bull è ancora alle prese con le riparazioni della monoposto. Ad ogni modo, viene ribadito il problema al cambio. Williams conferma le buone impressioni anche nel pomeriggio. Latifi, infatti, si piazza dietro al neo compagno di squadra, in quinta posizione, grazie al suo crono (1’21″894). Passata un’ora, però, la situazione non si smuove più di tanto: Ricciardo resta in testa indisturbato. Da segnalare i 19 giri di Zhou che, in una sola ora, ha quasi raggiunto il totale odierno del compagno.

Ancora nessun segno di Perez e della Red Bull: sembra che il problema riscontrato dalla scuderia austriaca sia più importante di quanto sperato. Sicuramente non sono loro ad interrompere, per la seconda volta in giornata, la sessione: bandiera rossa ad un’ora e mezza dall’inizio dei test pomeridiani. La mattinata era filata liscia per la Haas, ma la monoposto ha dovuto arrendersi e, guidata da Mazepin, si è fermata in pista. Anche questa volta ad essere interessato è il secondo settore.

Test Barcellona day 2, pomeriggio: l’Italia gioisce

Passati 15 minuti e giunti quasi al termine della seconda ora, l’azione riprende a Barcellona. Le notizie che trapelano dal box Haas rivelano un danno alla pompa del carburante. Nel frattempo, Red Bull non ha ancora finito di mettere a posto il cambio della propria vettura. Ci si domanda se Perez riuscirà a correre nuovamente o meno nella giornata odierna, e i rumors non promettono bene. Perez si sarebbe spostato verso l’hospitality in quanto si teme un problema al motore della sua monoposto.

Nel frattempo si fa finalmente vedere Leclerc, che tira fuori dal cilindro il tempo migliore del pomeriggio, 1’21″764, lontano da quanto realizzato ieri ma pur sempre valevole il 5° posto nei crono di giornata. Ocon, invece, raggiunge i 100 giri, così come Gasly, ma dei suoi tempi si sa poco o nulla. Anche Russell alza un po’ i giri, giungendo fino al sesto posto, alle spalle del monegasco della Ferrari. Mazepin sembra essere pronto per tornare in pista per almeno qualche giro, buon lavoro da parte della Haas. Allo stesso modo, dovrebbe finalmente riprendere in mano il volante anche Perez.

I tempi iniziano a scendere, tanto da arrivare al 1’20″784 di Vettel, che non batte Ricciardo ma si porta lo stesso in una buona posizione, la quarta, facendo registrare il momentaneo crono più veloce della sessione. Momentaneo perché, a scalzare dal primo gradino del podio il pilota numero 3 della McLaren, arriva un imbizzarrito Leclerc (1’19″804). Non raggiunge ancora il tempo di Norris di ieri, ma questo basta per avanzare la candidatura a miglior pilota di giornata.


Il pilota australiano si vede soffiare via anche il secondo posto nella graduatoria dei tempi. Il podio parla italiano: Leclerc, Gasly (1’20″030) e Ricciardo. Quest’ultimo non sembra interessato a far abbassare il proprio cronometro, ma di più all’adattarsi ai nuovi pneumatici da 18 pollici. Il francese invece ci prova di nuovo ma, nonostante due settori fucsia, non raggiunge l’amico Ferrarista. Il quarto posto va ad un altro giovane, Russell, che in queste due giornate ha sempre fatto meglio del compagno di squadra, Lewis Hamilton. Intanto Ocon sembra lavorare solo sulla raccolta di dati, essendo sempre fanalino di coda della classifica.

Ultimi minuti di test, Charles Leclerc è ancora in testa ma sembra non bastargli: migliora il suo crono portandosi a poco più di un decimo dal tempo migliore dei test, ancora tra le mani di Lando Norris. Rientrato ai box, è ufficialmente il più veloce di questo day 2. La classifica completa, invece, è questa:

Credits: Formula1.com
Published by
Carlotta Ramaciotti