Test Bahrain Test Formula 1 Test Bahrain-day 2, Fernando Alonso: «Felice della giornata. Bene la simulazione di gara» 28 Febbraio 2014 Eleonora Ottonello Terzultimo giorno di test prima del via della stagione per la Ferrari. Dopo il lavoro del mattino, concentrato su aerodinamica, assetto e gomme, nel pomeriggio come da programma alla F14 T è stata fatta affrontare la distanza di gara. Ad accompagnarla nei suoi primi 310 km tutti d’un fiato Fernando Alonso, che con i giornalisti ha commentato questo momento fondamentale dei test: «La simulazione di gara nel complesso è andata piuttosto bene anche se non alla perfezione: abbiamo avuto qualche problemino ma siamo riusciti a completare i 55-60 giri che avevamo fissato come distanza di gara senza dover mai rientrare in garage. Sono contento del gran numero di tornate che abbiamo compiuto oggi, considerati anche i 45 giri del mattino. Oggi nel complesso abbiamo lavorato sull’assetto così come sull’aerodinamica e abbiamo continuato a imparare cose importanti sulla F14 T». Fernando guarda al lavoro fatto finora: «È importante aver potuto percorrere così tanti giri quest’inverno, abbiamo dati importanti sia sul piano delle prestazioni potenziali che sull’assetto così come sul funzionamento delle nuove componenti. Il lavoro tuttavia non è ancora finito: per il team restano altri due giorni a disposizione, uno per me, che saranno cruciali per arrivare a Melbourne nel migliore dei modi. L’importante è che questi due giorni siano privi di problemi perché ci devono permettere di massimizzare le ore che ci restano a disposizione. Una cosa è certa: la Ferrari ha fatto davvero un gran lavoro e sono certo che saremo competitivi. Non posso dire se saremo davanti o dietro a qualcuno, ma di certo saremo lì, al top o con i migliori». A proposito delle sensazioni legate alla simulazione Alonso ha avuto sensazioni abbastanza chiare: «Direi che non ci sono differenze enormi nella gestione della distanza di gara: senza scendere nei dettagli posso dire che molte cose sono rimaste invariate. Lo scorso anno dovevamo gestire le gomme fin dal primo giro, quest’anno è lo stesso, con l’aggiunta che la vettura sembra più lenta per effetto del minore carico aerodinamico di cui disponiamo e del peso, aumentato. In più ci sono da gestire i consumi e le batterie. Poche variazioni dunque anche se il tempo per completare la distanza di gara inevitabilmente aumenterà. Probabilmente le maggiori differenze quest’anno si vedranno tra gara e qualifica perché al sabato si potrà spingere veramente tanto».Poi una riflessione sul nuovo power train, che ieri è stato consegnato alla Fia per l’omologazione: «Sul piano della guidabilità il nuovo motore impone qualche cambiamento nello stile di guida, sia in curva che in rettilineo. La maggiore differenza è data dall’erogazione della potenza, che è più improvvisa e meno progressiva. Dobbiamo imparare a conoscere il comportamento della vettura in funzione dell’erogazione, bisogna quasi anticiparla nelle reazioni, perché si intuisce come si comporterà in certi punti: in sostanza è un po’ più difficile guidare dolci e puliti. Anche sul rettilineo le sensazioni sono diverse. Lo scorso anno avevamo un Kers che ci dava 80 cavalli in più, quest’anno ne abbiamo 160 e la spinta si sente davvero tanto». Tags: Fernando Alonso Continue ReadingPrevious Test Bahrain-day 2. Perez fa il bis ma Alonso gli sta alle calcagnaNext Test Bahrain 2014, il calvario della Red Bull: Vettel fermo in due occasioni