Stop alle multe, adesso puoi circolare anche con le auto inquinanti: hanno tolto tutti i blocchi

Auto inquinanti - F1World.it

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La lotta all’inquinamento può attendere: marcia indietro ai piani alti, ecco fino a quando si potrà usare la propria ‘vecchia’ auto.

La difesa dell’ambiente è una priorità per le istituzioni e un dovere per i cittadini. Un mondo pulito e meno inquinato è indispensabile per chi lo popola adesso, ma soprattutto per le generazioni future.

L’obiettivo è da perseguire in più modi, non puntando il dito solo verso il settore dell’automotive e i suoi fruitori. Il concetto sembra essere finalmente passato anche ai piani altissimi.

Il 2025 è infatti iniziato con ottime notizie per le case automobilistiche e di riflesso per coloro che si trovano ancora costretti a guidare vetture cosiddette “inquinanti”.

La conferma arriva dall’ultimo provvedimento adottato dalla Commissione Europea. Se il contenimento delle emissioni di CO2 resta uno dei temi cardine nell’annosa battaglia volta a migliorare la qualità dell’aria, la notizia è che per i prossimi tre anni non cambierà nulla rispetto alle leggi attualmente in vigore.

L’automotive la spunta sulla Commissione Europea: la svolta storica è nei fatti

L’annuncio destinato ad avere un impatto notevole è arrivato direttamente da Ursula von der Leyen che alla vigilia della presentazione del nuovo piano per l’automotive ha annunciato la sospensione delle sanzioni previste già per quest’anno per le case automobilistiche che superano il tetto dei 94 grammi di CO2 emessi al chilometro.

La Commissione Europea ha deciso di concedere altri tre anni per adeguarsi al rispetto dei parametri ambientali. Gli obiettivi prefissati nella direzione della transizione ecologica quindi non cambiano, a variare è solo il tempo che si si concede per raggiungerli, per quella che è una vera e propria marcia indietro per la quale sono state date spiegazioni ben precise.

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Multe sospese, cosa cambia fino al 2027 per produttori e automobilisti

Von der Leyen ha ammesso di aver ceduto alle pressioni dell’industria dell’automotive che, già schiacciata dallo spettro dei dazi Usa e dalla crescente crisi della domanda, invocava “pragmatismo” e una “maggiore flessibilità”. L’emendamento al regolamento sugli standard di CO2 sposterà in avanti di 36 mesi il tempo limite per mettersi in regola, con tutte le conseguenze e i benefici del caso.

Bruxelles, la cui proposta dovrà passare al vaglio di Parlamento e Stati membri, proporrà quindi di calcolare in maniera più flessibile la conformità ai target. Il nuovo lasso di tempo dovrebbe essere sufficiente per l’industria automobilistica per scongiurare multe che, secondo le stime, a partire dal 2025 avrebbero potuto pesare fino a 15 miliardi di euro.