Steiner: “DRS fondamentale per i sorpassi”
Magnussen e Grosjean hanno potuto difendere la posizione più facilmente senza il DRS delle vetture dietro, ma per Steinter l’ala mobile rimane imprescindibile
Dal 2° al 18° passaggio del GP di Abu Dhabi l’attivazione del DRS è stata sospesa. Un contrattempo che Michael Masi ha ricondotto al malfunzionamento di un server, che poi è stato disattivato per precauzione fino alla totale risoluzione del problema. Il ‘blackout’ ha finito per condizionare soprattutto i piloti in rimonta, come Valtteri Bottas, che prendeva il via dal fondo dello schieramento dopo la sostituzione della power unit in seguito all’avaria patita due settimane prima in Brasile. Se il finlandese non è rimasto particolarmente danneggiato dal mancato uso del DRS, grazie a una W10 che gli permetteva di districarsi tra le vetture più lente, non così è stato per le scuderie di centro gruppo.
DRS PENSACI TU
Gunther Steiner, team principal della Haas, ha sottolineato l’importanza dell’ala mobile, la cui temporanea disattivazione ha finito per congelare la posizione di diversi piloti. Tra l’altro, prima dell’introduzione del DRS, Abu Dhabi, come altri tracciati, era notoriamente un percorso ostico per i sorpassi (chiedere a Fernando Alonso, imbottigliato nel traffico mentre si giocava il mondiale del 2010).
Steiner ha scherzato sulla mancanza di competitività della Haas, che alla fine ha permesso a Magnussen e Grosjean di difendere più facilmente la posizione, visto che le macchine dietro non potevano attivare il DRS. Ma per il bene della Formula 1, l’ala mobile rimane una priorità: “Potevamo mantenere la nostra posizione, visto che chi ci seguiva non disponeva di alcun ausilio per superarci – ha ironizzato Steiner in dichiarazioni riportate da GPToday.net – Quindi avrei sperato che nessuno potesse risolvere il problema legato al DRS! Si tratta ovviamente di una battuta”.
“Ciò che è successo ad Abu Dhabi è rivelatore dell’importanza dell’ala mobile. Se non ci fosse, avremmo lunghi trenini di vetture impossibilitate a passarsi a ogni gara. Chiaramente c’è chi ha messo in luce gli aspetti critici del DRS, ma avrebbe senso continuare a mettere in dubbio questo sistema? Non credo. Magari a noi poteva far comodo che ad Abu Dhabi il DRS non funzionasse, ma globalmente parlando, non è questa la giusta chiave di lettura“.