Steiner difende Vettel dalle critiche ricevute

Steiner difende Vettel dalle critiche ricevute

Credits: Scuderia Ferrari Twitter

Vettel lascerà la Ferrari a fine stagione senza essere diventato campione del mondo con lei. Steiner l’ha difeso dalle critiche ricevute

Vettel ha subito varie critiche per le sue prestazioni negli ultimi anni e per non aver ottenuto l’obiettivo che si era prefissato, ma Steiner ha chiarito che il pilota non è in alcun modo l’unico responsabile. Il team principal della Haas crede che il tedesco abbia fatto ciò che era in suo potere. Perciò ritiene che la Ferrari non fosse la squadra ideale per vincere negli ultimi anni, come dimostrato anche dall’imbattibilità della Mercedes nell’era ibrida. “Finché dai il massimo, non fallisci mai. Non è riuscito a essere campione del mondo, ma non ha fallito come pilota. Devi trovarti anche nel posto giusto al momento giusto”, ha così affermato Steiner per difendere Vettel dalle critiche ricevute.

Steiner pensa che le critiche fatte a Vettel siano ingiuste. Il team principal della Haas ritiene che visto il mezzo a disposizione il tedesco non sarebbe stato in grado di portare la Ferrari al vertice. Inoltre sostiene che non è facile essere incoronato campione con la Rossa di Maranello. Va ricordato infatti che l’ultimo titolo piloti del Cavallino è stato vinto da Kimi Raikkonen nel 2007, cioè più di un decennio fa. Infine ci tiene a precisare che i successi che il tedesco ha ottenuto nella sua carriera in pochissimi hanno saputo eguagliarli o superarli.

I SUCCESSI OTTENUTI DAL TEDESCO IN POCHISSIMI HANNO SAPUTO EGUAGLIARLI O SUPERARLI

Vettel ha infatti il medesimo numero di titoli di Prost. Soltanto Fangio, Hamilton e Schumacher ne hanno più di lui. Inoltre, solo il britannico e il Kaiser lo superano nel numero delle vittorie ottenute. “Al momento, è difficile per qualsiasi pilota diventare campione del mondo con la Ferrari. Ma ci sono sempre alti e bassi. Ci sono stati anche momenti in cui la Ferrari ha dominato, proprio come ha dominato la Red Bull. Quattro titoli penso siano un ottimo traguardo, ha così concluso Steiner.