McLaren Carlos Sainz GP Brasile 2019

Foto: McLaren

Carlos Sainz ha finalmente ottenuto il suo primo podio in Formula 1. Anche se non è ancora riuscito ad apprezzare il fatto di salire sul podio.

Non è uno scherzo. Sainz, non ha potuto stappare lo champagne in compagnia di Verstappen e Gasly a causa del ritardo nella decisione dei commissari a riguardo della punizione di Hamilton, sebbene fosse estremamente evidente che il pilota inglese avesse commesso un errore nell’incidente con Albon.

Un vero peccato visto che il podio è qualcosa che Sainz ha rincorso per tutto l’anno, qualcosa che ha sognato, meritato. E finalmente ottenuto dopo una rimonta, da ultimo della griglia a terzo, con una McLaren. Non una Mercedes, o una Ferrari, o una Red Bull. Tra un sorpasso e l’altro, nel finale della corsa ha dovuto resistere agli attacchi di Raikkonen.
È stato un peccato. Perché Carlos Sainz non avrà alcuna foto ufficiale del suo primo podio in Formula 1.

Fa male. Al pilota e ai tifosi, perché ancora una volta i commissari hanno preso tempo per giudicare un’azione, per lo meno in questo caso, così lampante tanto che è sembrato esagerato doverla giudicare dopo la fine della gara. È stato un peccato perché Hamilton è salito sul podio. Quello stesso pilota che per una leggerezza di troppo è stato giustamente penalizzato, levando il piacere di stappare lo champagne assieme agli altri piloti a Carlos Sainz, effettivo terzo classificato dell’ordine d’arrivo.

Proprio questo fatto, ha riportato immediatamente alla mente degli appassionati, un fatto analogo, avvenuto sempre in Brasile, sulla pista di Interlagos, in occasione del GP di Formula 1 2003. Il protagonista era un altro spagnolo, Fernando Alonso.

Nei giri finali della corsa, Webber perse il controllo della sua Jaguar, proprio all’altezza delle ultime e veloci curve che precedono il rettilineo d’arrivo. Il pilota australiano andò a sbattere violentemente contro le barriere, disseminando detriti su buona parte della traiettoria.
Alonso, arrivò a velocità elevata nella zona dell’incidente, colpì una delle ruote della vettura di Webber, andando a sbattere a sua volta contro le barriere di protezione. Proprio il doppio incidente che vide protagonista l’australiano e lo spagnolo, convinse la direzione di gara ad esporre la bandiera rossa interrompendo la gara.

SITUAZIONE ANALOGA NEL 2003

Kimi Raikkonen e Giancarlo Fisichella salirono sul podio mentre il terzo posto rimase vuoto. Il terzo gradino del podio sarebbe spettato proprio ad Alonso, trasportato in ambulanza verso l’ospedale per accertamenti dopo il tremendo botto che lo vide protagonista. Infatti, secondo il regolamento, la classifica avrebbe dovuto essere stilata in base all’ordine dei piloti due tornate prima della sospensione della gara e non nel momento dell’arresto stesso. Alonso ricevette il trofeo in ospedale.

L’INIZIO DELLA RINASCITA

Per lo meno a Sainz la coppa l’hanno consegnata in circuito. Davanti a tutto lo staff della McLaren. Una squadra che negli ultimi anni ha faticato, molto, nelle retrovie, iniziando a pensare che il sapore del podio appartenesse a un tempo lontano.

Forse viene da sorridere a pensare che in entrambi i casi, la location geografica è la stessa: Interlagos. La gara anche: il GP del Brasile. L’unica magra consolazione: Sainz e la squadra sono saliti lo stesso, sul podio, per fare una foto che possa rappresentare l’inizio della vera rinascita. Anche se non era la foto ufficiale.