Renault, vicino l’annuncio dell’arrivo di Alonso

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Credits: Formula1.com

Sarebbe il terzo capitolo di una saga che, nella sua prima versione, ha regalato gioie, nella seconda un po’ meno, mentre la terza è avvolta da un punto interrogativo.

Fernando Alonso e la Renault: l’incarnazione delle celebri parole, cantate da Antonello Venditti, secondo cui “certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”. Il primo approccio nel 2002, quando Fernando era test driver per il team all’epoca capitanato da Flavio Briatore. Poi l’inarrestabile ascesa, culminata nei due titoli mondiali del biennio 2005-2006. A seguire la rottura, per poi tornare insieme nel 2008, dopo la batosta in casa McLaren. Altri due anni alla corte della Losanga, di poche soddisfazioni e con la macchia del Singapore-gate, la pagina più triste della storia Renault.

Dopo quel misfatto, le strade tra Alonso e la casa di Viry si sono separate per più di un decennio. Fernando ha abbracciato il grande sogno della Ferrari, per poi ripiegare sulla McLaren. Ma ora pare che quell’amore, che sembrava finito e che ha fatto giri immensi, sia destinato a sbocciare di nuovo. Sul suo esito, però, aleggia un grande punto interrogativo. L’annuncio, secondo le indiscrezioni raccolte dagli iberici di Movistar, dovrebbe giungere dopodomani. Ed è ormai il classico segreto di Pulcinella, perché nel paddock di Spielberg Cyril Abiteboul, boss del team anglo-francese – la Renault ha sede a Viry, ma la squadra è localizzata a Enstone, in Inghilterra -, avrebbe annunciato ai meccanici di lunga data che dall’anno prossimo torneranno a lavorare con una vecchia conoscenza. Inutile dire che si tratterà di Alonso.

INCOGNITE

La scelta dello spagnolo appare coraggiosa, sulla carta. Se da un lato, l’operazione avrà notevoli ripercussioni finanziarie (probabile l’ingresso di nuovi sponsor per la Losanga, ma è ancora tutto da definire), dall’altro lato è anche vero che Renault è reduce da un’annata a dir poco deludente. La perdita di tutti i team clienti in ottica 2021 e i dubbi sul proseguimento del programma di Formula Uno, adombrati dal nuovo boss Clotidle Delbos sul finire del 2019, non gettano certo una buona luce su un team che ormai da tre anni rappresenta l’eterna promessa del Circus. Solo nel 2016, al suo ritorno in veste ufficiale, Renault annunciava che era alla ricerca del campione del 2020, ma le prestazioni attuali della vettura sono sotto gli occhi di tutti. Tanto che il progetto è già stato bocciato, a solo un anno di militanza, da colui che la Renault doveva risollevarla, ossia quel Daniel Ricciardo certamente rinfrancato da una McLaren, suo futuro team, così competitiva. 

Alonso si imbarcherà in una sfida difficile. La Renault naviga ancora a centro gruppo e a Spielberg non ha dato alcun segnale di ripresa: Ricciardo ha sempre navigato ai margini della top 10, Ocon ha espresso un rendimento disastroso, mitigato solo dai numerosi ritiri davanti a lui che gli hanno regalato l’ottava piazza. Anche a Enstone, con Fernando, si sono scelti una bella gatta da pelare: immaginiamo se, oltre metà stagione, la RS21 non dovesse rivelarsi competitiva, come la prenderebbe lo spagnolo. Che ancora paga il conto nei confronti della Honda per le famose stilettate risalenti al lontano 2015…