Red Bull, Horner alla BBC: «Ricciardo? Uno dei fattori dell’addio di Vettel»
Non sono passati troppi giorni dalle dichiarazioni di Daniel Ricciardo in cui il pilota australiano affermava di non ritenersi responsabile per la decisione presa da Sebastian Vettel di lasciare la Red Bull. Eppure, a distanza di poco, il parere del suo Team Principal, Christian Horner, sembra di tutt’altra campana. Il responsabile in pista della Red Bull è praticamente certo che la competitività e i risultati ottenuti da Ricciardo possano in qualche modo aver facilitato l’approdo alla Ferrari da parte di Vettel, non la causa scatenante ma uno dei fattori: «Dopo l’ultimo Gran Premio d’Italia Sebastian era enormemente frustrato dopo la gara – ha affermato Horner in occasione di un’intervista rilasciata a BBC F1 – Dopo la pausa estiva c’è stato un momento in cui, per come conosco io Sebastian, ho potuto vedere che era molto distratto ed era ovvio che avesse qualcosa in testa. Penso che la Ferrari lo stesse già corteggiando e, fra Spa e Monza, ha preso la decisione che avrebbe fatto qualcosa di diverso a partire dal prossimo anno».
Il 2014, è sicuramente stata una delle peggiori stagioni del tedesco. Per Sebastian, che ha chiuso al quinto posto in campionato staccato di ben 71 punti dal compagno di squadra Ricciardo, era il momento di cambiare, un po’ come è stato per Alonso: «Era il momento giusto. Ha fatto grandi cose qui ed è stato con noi fin dall’età di 12 anni. Ha vinto 4 campionati del Mondo, 39 Gran Premi, ha realizzato 45 pole position. Il richiamo esercitato su ogni pilota dalla Ferrari è immensamente grande», ha continuato Horner. Eppure, sempre secondo il suo ex Team Principal, uno dei motivi che ha affossato il talento di Vettel proviene dai divieti imposti dalla FIA: «Lui è un pilota molto sensibile e l’assenza di alcuni parametri hanno davvero penalizzato la sua performance. Il cambio delle regole è stato significativo e i due ragazzi che sembra ne abbiano sofferto di più sono Kimi e Seb. Ma credo che togliere carico aerodinamico al retrotreno sia stato effettivamente un fattore importante per Sebastian. Per realizzare il tempo sul giro lui si affidava al carico generato sulla parte posteriore della vettura nelle curve lente, un fattore che è molto diminuito quest’anno».