Piloti Mercedes ko: domani anche Rosberg fuori?
Quando si dice che il mezzo conta più del pilota. Avranno frecce ai loro archi coloro i quali sostengono che in F1 i piloti non contano poi così tanto e che l’unica cosa che conta sia, invece, la macchina. Anche la super corazzata Mercedes oggi ha dovuto alzare bandiera bianca a causa… dell’unica componente non meccanica o elettronica presente nella monoposto: quella umana. Infatti il team anglo-tedesco, pur dopo un inizio stagione impressionante, in cui, specie nei test di Jerez, ha mostrato enormi progressi in particolare nei long run, oggi è stato tradito dai suoi due piloti.
Lewis Hamilton ha completato soltanto 11 giri prima di arrendersi alla febbre. L’inglese è stato colpito da una forte forma influenzale e, se l’influenza di Hamilton sarà la stessa che colpisce la gente “normale”, è altamente probabile che possa saltare l’intera seconda sessione di test invernali a Barcellona. A questo punto ci si sarebbe aspettati di veder salire sulla Mercedes Nico Rosberg. E invece no. Il tedesco della casa di Stoccarda è stato fermato anche lui da un altro problema fisico: un nervo infiammato del collo! Un’incredibile serie di coincidenze. Una serie di coincidenze che ha portato il giovanissimo Pascal Wehrlein a salire sulla Mercedes e a completare il lavoro che i due piloti titolari non hanno potuto portare a termine. Il giovane tedesco ha dovuto abbandonare di fretta la Force India, team per il quale oggi avrebbe dovuto svolgere il ruolo di collaudatore, per tuffarsi in un top team come quello delle frecce d’argento. Il problema è, però, che non si sa ancora se domani mattina Rosberg avrà recuperato da questo infortunio o meno. Se così non fosse, Wehrlein verrebbe catapultato in un’avventura che, forse, potrebbe essere anche più grande di lui. Al giovanissimo pilota non viene solo chiesto di fare bene in pista con una vettura dalla potenza decisamente esagerata rispetto alle vetture che finora ha guidato, ma dovrà anche fornire dettagli, sensazioni, indicazioni che, in questa fase della stagione risulteranno utilissime affinchè i tecnici prendano la giusta direzione. Si tratterà di un lavoro difficilissimo tanto più che Wehrlein non ha mai corso con vetture così tecnicamente complicate come le attuali F1 e non sappiamo quanto sia in grado di “leggere” queste vetture. Ad ogni modo, domani mattina vedremo se Rosberg avrà recuperato o meno e che piega prenderà questa seconda sessione di test invernali per la Mercedes.