Patente sospesa, a 65 anni la devi riconsegnare: è passata la legge che obbliga al pensionamento della guida per gli anziani

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Sicurezza stradale e benessere: anziani e patente di guida, un problema complesso e un approccio equilibrato

L’età avanza e, con essa, la necessità di valutare attentamente le proprie capacità di guida. In Italia, la normativa prevede controlli sempre più stringenti per gli automobilisti anziani, con un’attenzione particolare alla sicurezza stradale.

Recenti modifiche al Codice della Strada hanno introdotto novità significative riguardo alla sospensione della patente per chi ha superato i 65 anni, portando a un’anticipazione del “pensionamento” dalla guida per molti.

La perdita della patente, soprattutto se motivata da ragioni mediche, può avere un impatto significativo sul benessere emotivo degli anziani. La sensazione di dipendenza dagli altri, la limitazione della mobilità e la perdita di un simbolo di autonomia possono contribuire all’insorgenza di sentimenti di tristezza, isolamento e depressione.

La prevenzione gioca un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza stradale e il benessere degli anziani. La priorità è fornire informazioni chiare sulle normative relative al rinnovo della patente.

Un approccio equilibrato

Per molti anziani, la possibilità di guidare rappresenta un modo per mantenere i contatti sociali, fare la spesa, andare dal medico e svolgere le attività quotidiane. Incoraggiare gli anziani a esprimere le proprie preoccupazioni e paure riguardo al rinnovo della patente fa parte delle strategie più efficaci per stabilire un primo approccio al problema della perdita della patente.

Esso deve tener conto delle esigenze individuali e delle condizioni di salute per garantire una transizione serena e sicura. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra la sicurezza stradale e il rispetto dell’autonomia degli anziani. In questi casi il supporto emotivo e pratico della famiglia è fondamentale, aiutando gli anziani a trovare soluzioni alternative per la mobilità, come trasporti pubblici, servizi di accompagnamento o il coinvolgimento degli amici.

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Cosa dice la legge

L’articolo 119 del Codice della Strada stabilisce che per il rinnovo della patente di guida è necessario presentare un certificato medico che attesti l’idoneità alla guida. In base all’età, la frequenza di questi controlli cambia: Fino a 50 anni: la patente B ha una validità di 10 anni. Tra 50 e 70 anni: la validità scende a 5 anni. Tra 70 e 80 anni: il rinnovo è richiesto ogni 3 anni. Oltre gli 80 anni: la patente va rinnovata ogni 2 anni.

Durante la visita medica, il medico esaminerà diversi aspetti, tra cui: l’acuità visiva e uditiva; i riflessi e la coordinazione; la presenza di eventuali patologie che potrebbero compromettere la capacità di guida. In alcuni casi, il medico potrebbe richiedere ulteriori accertamenti specialistici.