Patente, con questo trucco non ti tolgono più i punti per sempre | I furboni non rischiano mai la sospensione e invece tu sì
Patente a punti, come funziona la strategia per salvare i punti: pagare di più o dimostrare di non sapere chi guidava?
Introdotto in Italia nel 2003, il sistema della patente a punti è stato pensato per incentivare una guida più prudente e responsabile. Ogni neopatentato riceve un “salvadanaio” di 20 punti, che possono essere decurtati in caso di violazioni del Codice della Strada. Ogni infrazione comporta la perdita di un determinato numero di punti, a seconda della gravità. Superare un semaforo rosso, guidare in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono solo alcuni esempi di comportamenti che possono farci perdere molti punti in un colpo solo. Rispettare le regole e guidare con prudenza non è solo un obbligo, ma anche un modo per tutelare se stessi e gli altri. Ricorda: la patente è un privilegio, non un diritto.
Patente, multa contestata in via differita: un approfondimento
La contestazione differita di una multa rappresenta una procedura amministrativa che consente alle autorità competenti di notificare una violazione al CdS anche in un momento successivo a quello in cui è stata commessa. Questa modalità è prevista dall’articolo 201 del Codice della Strada e trova applicazione in diverse situazioni, come ad esempio quando il conducente non è presente al momento del controllo o quando le condizioni del traffico non consentono una contestazione immediata. Quando si riceve una multa contestata in via differita, il proprietario del veicolo è tenuto a indicare chi era alla guida al momento della violazione. Questa dichiarazione è molto importante, poiché permette di individuare il reale responsabile della violazione e di procedere alle relative sanzioni.
La mancata indicazione del conducente
Se si riceve una multa contestata in via differita, è possibile difendersi in diversi modi. È fondamentale controllare attentamente il verbale per accertare che i dati siano corretti e che la violazione sia stata effettivamente commessa. Se si ritiene di non aver commesso alcuna violazione, è possibile presentare ricorso entro i termini previsti dalla legge. Ma c’è chi a fronte di una contestazione in differita mette in campo una delle due principali strategie per evitare la decurtazione dei punti dalla patente. La prima consiste nel non comunicare l’identità del conducente, pur comportando l’applicazione di una sanzione pecuniaria maggiorata. La seconda, invece, prevede l’impossibilità oggettiva di fornire tale informazione, supportata da idonei elementi probatori. È fondamentale sottolineare che la dichiarazione di non ricordo deve essere plausibile e documentata, al fine di evitare l’integrazione del reato di falso in atto pubblico.