Michael Schumacher: tracciato il computer del ladro della cartella clinica

Inizia a farsi chiarezza nella scomparsa della cartella clinica di Michael Schumacher. Nessun furto organizzato, tanto meno da qualche media, per avere lo scoop dell’anno. Dietro alla sparizione del report medico del sette volte campione del mondo di Formula 1, secondo indiscrezioni della BBC, si nasconderebbe una società di elicotteri svizzeri. Proprio da un computer del gruppo elvetico sarebbero partite le numerose e-mail, spedite ai giornali, nelle quali si provava a vendere il materiale a riguardo lo stato di salute di Schumacher. La polizia francese è risalita all’indirizzo IP con cui tutti i computer vengono identificati sulla rete localizzandolo vicino Zurigo. A destare ancora scalpore è il fatto che proprio la società di elicotteri svizzeri messa sotto torchio dalle autorità transalpine sarebbe la stessa che avrebbe dovuto inizialmente occuparsi del trasferimento del pilota dall’Ospedale di Grenoble, dove il tedesco è stato ricoverato in gravi condizioni il 29 dicembre scorso dopo un incidente sulle piste da sci di Méribel, a Losanna, nel centro ospedaliero universitario dove ora si sta tentando la sua riabilitazione.

Uno sviluppo inaspettato dopo che erano stati sospettati, nell’ordine, il personale medico e paramedico del nosocomio di Grenoble, i barellieri e gli infermieri dell’ambulanza che poi ha effettivamente trasportato il campione fino in Svizzera. Secondo il quotidiano francese Le Dauphiné Libéré, la società svizzera di elitrasporto era stata contattata nei giorni precedenti il trasferimento di Schumacher per capire se c’erano le adeguate attrezzatura a bordo e un servizio di assistenza sull’eliambulanza. Le indagini si chiudono ufficialmente in Francia per ripartire dalla Svizzera ma la sensazione generale è che Kagemusha, come si firmava il ladro, abbia veramente le ore contate.

Eleonora Ottonello

Mi chiamo Eleonora e sono di Genova. Scrivo per passione, nella vita di tutti i giorni sono un'educatrice cinofila. Non ho paura di dire (forse è meglio dire scrivere) quello che penso. Per me la sincerità e la franchezza sono alla base di ogni rapporto umano. Sono pignola e puntigliosa ma disordinata e pasticciona allo stesso tempo.

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