McLaren-Honda, Hasegawa prende il posto di Arai

©Formula 1

Yasuhisa Arai, capo del progetto F1 Honda, dal 1 marzo 2016 non ricoprirà più il suo ruolo attuale. L’annuncio formale è stato dato dall’account ufficiale twitter della Honda, che ha inoltre designato come successore Yusuke Hasegawa.

Arai, come è stato deciso in un meeting, non uscirà dal team bensì ricoprirà un ruolo consultivo. Il 59enne nipponico ha vissuto in prima persona la difficoltà del 2015, tra sperticate promesse e ricevendo duri attacchi dai media, da un lato prevedibili in seguito ai discorsi divulgati. Un exemplum molto vivido nella memoria recente è la conferenza stampa a Monza, in cui Arai ha dovuto far fronte a un ostile susseguirsi di richieste di spiegazioni circa la fallimentare performance della MP4-30. «Come team, se il management sosteneva argomentazioni negative tutto il tempo e cercava di minimizzare qualsiasi progresso, tutto questo non fa bene a nessuno. Secondo la mia filosofia non dovrei farlo. Sono sicuro che il team stia facendo del proprio meglio» – ha dichiarato Arai. 

«E al contempo è stato un sabato molto difficile quello a Monza! Ma è stata una bella esperienza…»

L’improvvisa diffusione della notizia che trattava questo shake-up del management Honda è stata un fulmine a ciel sereno, e di certo di primo impatto non ha fatto immaginare nulla di buono. Tuttavia, l’uscente capo Honda ha rilasciato un’intervista a motorsport.com in cui ha riferito il motivo della sua scelta.

«Non è relativa alla performance nè ai cavalli, ma alla mia età che non posso cambiare. Avevo 58 anni, ne ho 59 e a breve ne avrò 60. Si tratta di un normale cambio dell’organizzazione. Di solito le compagnie giapponesi hanno un’età limite per il ritiro, e le regole stabilite dalla Honda prevedono i 60 anni.  Avrò 60 anni, quindi devo cedere il testimone. E’ pura politica». Sarebbe quindi una mera ragione di “età pensionabile” ad aver indotto questo scossone in Honda e a tal proposito Arai descrive il background temporale che ha portato alla nomina di Hasegawa. «Tuttavia è stato difficile prendere una decisione sulle tempistiche: non è il mio lavoro. La compagnia ha dovuto stabilire quando. Quindi il nostro board member meeting e l’amministrazione sono concorsi nella decisione di individuare il momento migliore. Perciò dopo la stagione 2015 abbiamo deciso di ridimensionare l’organizzazione. Ho chiesto ad Hasegawa-san di assumere questo nuovo ruolo».

«E’ una situazione molto complicata nel Circus della F1, ma voglio continuare a seguirla e seguire lui, ma alle sue spalle» ha aggiunto. Infatti, Arai continuerà a frequentare il paddock nei week-end di gara e a seguire il team da vicino, al fine di guidare al meglio Hasegawa, il quale non è estraneo alla F1. E’ stato infatti il direttore degli ingegneri del team Honda nel 2008 e sarà affiancato da Yoshiyuki Matsumoto, che verrà impiegato come direttore e supervisore.

Hasegawa mette in luce i cambiamenti strutturali che ha subito la squadra nel corso degli anni e affronta l’attuale situazione della McLaren-Honda con cautela. «Prima non avevamo impieghi simili con i nostri uomini –racconta– quindi questo è uno degli impegni evidenti della Honda: di supportare il team di F1, che è positivo. Ho appena iniziato nel team, quindi non potrei valutare con precisione la nostra attuale posizione o l’abilità, ma abbiamo decisamente migliorato durante l’inverno. Non posso essere molto ottimista, ma possiamo migliorare ancora rispetto all’anno passato».