Manor in Formula 1 grazie a Jules Bianchi: «Senza i suoi punti non saremmo qui»

formula-1-manor-in-pista-per-omaggiare-jules-bianchi

Se non fosse stato per i due punti ottenuti da Jules Bianchi, l’anno scorso in occasione del Gran Premio di Monaco, la Manor non avrebbe potuto prendere parte alla stagione 2015 di Formula 1. Veramente sarebbe più corretto dire che la scuderia britannica deve ancora effettuare i suoi primi giri in pista, dato che, nonostante la presenza a Melbourne, in Australia non ha percorso nemmeno 100 metri di asfalto. Sulla base di quanto ha spiegato John Booth, Team Principal della Manor, se non fosse stato per i due punti ottenuti dal pilota francese, protagonista del tremendo incidente dello scorso 5 ottobre durante il GP del Giappone, la Manor non sarebbe in partenza per Kuala Lumpur: «Senza di lui, senza quei due punti che ha conquistato a Monaco lo scorso anno, noi non saremmo qui oggi», ha sottolineato Booth ai colleghi di Auto Hebdo.

Si, perché grazie ai punti, che sono valsi alla Marussia il nono posto in classifica Costruttori, la scuderia inglese ha incassato un quantitativo di circa 40 milioni di euro derivanti dai diritti televisivi: «Correre è il nostro modo di dire a Jules che la gara non è finita fin quando non viene esposta la bandiera a scacchi – ha continuato – Non so se la nostra presenza in pista possa essere di aiuto ai suoi genitori, ma spero che lo sia, per quanto piccolo e insignificante sia questo gesto».

E intanto non ci sono cambiamenti nella situazione di Jules Bianchi. Le ultime notizie ufficiali risalgono 11 marzo, quando il padre, Philippe, ha rilasciato una breve intervista ai colleghi della Gazzetta dello Sport. Il 25enne, nonostante respiri da solo è sempre in coma, ricoverato presso il Centro di Riabilitazione del Centro Ospedaliero Universitario di Nizza. L’unica cosa da fare è aspettare e sperare.

Eleonora Ottonello
@lapisinha