Formula 1 L’UE contro la Formula 1: si indaga sulla crisi dilagante nel Circus 21 Novembre 2014 Eleonora Ottonello L’Unione Europea contro la Formula 1. Prima la richiesta di bandire le sponsorizzazioni delle industrie di bevande alcoliche, poi l’eventuale investigazione a causa della crisi dilagante che ha colpito il Circus. In Formula 1 è guerra civile: i più poveri hanno deciso di insorgere nei confronti dei poteri forti, tanto da arrivare a coinvolgere anche l’UE che avrebbe espresso il desiderio di indagare a riguardo della redistribuzione delle ricchezze, in base a quanto hanno riportato i colleghi di Auto Motor und Sport. Il mondo della Formula 1 è spaccato in due da diatribe interne scatenate dalla differenziazione degli introiti che vanno a finire nelle casse delle scuderie. Nell’occhio del ciclone è finita la CVC, la società finanziaria britannica responsabile del lato commerciale della Formula 1, che fondamentalmente garantisce bonus più alti a Red Bull e Ferrari, in contrasto alle leggi sulla concorrenza della UE. Secondo Lotus, Sauber e Force India, lo Strategy Group, tende ad agevolare le scuderie maggiori, lasciando da parte i più piccoli. «Ecclestone ha sempre considerato la FOTA, l’alleanza dei team, come una minaccia, ed ha fatto di tutto per ostacolarla. Ha fatto si che uscissero Ferrari e Red Bull, promettendo loro un sostanzioso extra bonus», è intervenuto Ross Brawn. Anche l’ex presidente della FIA, Max Mosley, ha sottolineato che una diversa distribuzione dei ricavi è contraria allo statuto della Federazione Internazionale: «Dare ai team maggiori più soldi equivale a dar loro un motore più grande». «Pare proprio che la Commissione abbia rivolto il suo sguardo sulla Formula 1, visto il polverone mediatico generato dagli ultimi avvenimenti», ha sottolineato Michael Schmidt, esperto del settore e corrispondente della testata tedesca. Ma la ricetta per uscire dalla crisi sarebbe anche pronta: «Secondo Mosley la Formula 1 deve ora attuare con urgenza un piano in tre mosse: equità nella suddivisione dei ricavi, riduzione dei costi e semplificazione delle regole», ha concluso Schmidt. Ora la palla passa a Ecclestone. Tags: Bernie Ecclestone, FIA, Force India, Lotus F1 Team, Sauber F1 Team Continue Reading Previous Gp Abu Dhabi 2014-libere, Fernando Alonso: «È stato un peccato»Next Ferrari, sostituita la power unit di Fernando Alonso