Le innovazioni di Mercedes e Aston Martin bandite per il 2023
Due concetti innovativi per l’aerodinamica introdotti da Mercedes e Aston Martin soltanto in questa stagione sono già banditi
Le due innovazioni bandite coinvolgono la piastra terminale dell’ala anteriore per Mercedes e l’ala posteriore per Aston Martin. Entrambi sono ora illegali a causa di modifiche ai regolamenti tecnici della Formula 1.
Si tratta di due concetti che hanno sollevato perplessità non appena introdotti durante la stagione appena trascorsa. Infatti, pur rispettando pienamente le regole della FIA, sembravano andare contro un concetto ampio. Quello per cui il design pensato per aumentare le prestazioni non dovrebbe rendere più difficile l’inseguimento per gli altri.
Infatti, l’Articolo 3.2.1 del Regolamento Tecnico di F1 afferma: “Un obiettivo importante del Regolamento di cui all’Articolo 3 è quello di consentire alle auto di gareggiare da vicino, assicurando che la perdita di prestazioni aerodinamiche di un’auto che segue un’altra vettura sia ridotta al minimo. Al fine di verificare se questo obiettivo è stato raggiunto, i Concorrenti possono essere tenuti, su richiesta, a fornire alla FIA qualsiasi informazione pertinente”.
La piastra terminale dell’ala anteriore della Mercedes è apparsa per la prima volta al Gran Premio di Miami. Presentava un design unico nell’intersezione tra la sezione alettata e la piastra. Ciò è stato fatto per cercare di recuperare parte dell’outwahs perso con l’introduzione dei nuovi regolamenti.
I lembi erano spostati in avanti in modo molto pronunciato nella sezione esterna, quindi il bordo inferiore posteriore della piastra terminale era completamente staccato da questi.
Nel frattempo, l’Aston Martin è finita sotto i riflettori durante il Gran Premio d’Ungheria quando ha introdotto un design dell’ala posteriore che sembrava infrangere la regola chiave del 2022.
Il suo design prevedeva una disposizione unica sulla parte anteriore della piastra terminale che consentiva all’aereo principale di appoggiarsi ad essa in un modo più tradizionale. Così aumentava la sua apertura e il carico aerodinamico che può essere generato.
Il motivo per le innovazioni bandite
I nuovi regolamenti avevano sperato di dire addio alla tradizionale interazione tra piastra terminale e ala per ridurre la forza del vortice di punta e rendere più facile gli inseguimenti tra le monoposto.
Sebbene la FIA abbia inizialmente approvato entrambi i concetti, ha poi apportato modifiche formali ai regolamenti tecnici del 2023 eliminando le aree grigie che li hanno consentiti.
Il direttore tecnico della FIA, Nikolas Tombazis, ha dichiarato: “Ovviamente quest’anno erano entrambe legali. I regolamenti sono cambiati sia per lanteriore che per il posteriore in modi diversi per fermare queste soluzioni“.
Le regole sono state alterate e ora sono più rigide per quanto riguarda l’ampio arretramento dei lembi delle ali anteriori. Sono anche più specifiche sulle definizioni dell’estremità dell’ala posteriore.
Le dichiarazioni del direttore delle prestazioni dell’Aston Martin
Nonostante il bando dell’idea dell’Aston Martin, il direttore delle prestazioni Tom McCullough ha affermato di essere invece orgoglioso. Per lui il suo team abbia creato qualcosa di così audace nonostante le restrittive regole.
“Penso che il bello di quest’anno sia stato il fatto che abbiamo inventato qualcosa di nuovo“, ha detto quando gli è stato chiesto un parere da Autosport.
“È stata un’interpretazione molto difficile delle regole e ha aggiunto prestazioni alla nostra vettura. Era una parte che le persone non potevano semplicemente copiare rapidamente a causa di quanto fosse complicato aggirare diversi regolamenti“.
“Quindi, in un certo senso, abbiamo avuto questo vantaggio quest’anno perché, quando l’abbiamo portato a Budapest, era ormai tardi perché le persone lo capissero. In più con il budget cap avevano già hanno realizzato le loro ali ad alto carico aerodinamico. Quindi ne sono stato davvero felice“.
“Il progetto ha coinvolto molte persone per molto tempo. Ma lo capisco: il nostro lavoro è sempre quello di sfruttare al meglio i regolamenti e, se cambiano, dobbiamo adattarci“.
Alla domanda se le modifiche per il 2023 siano state dettate da preoccupazioni per i progetti che danneggiano lo spettacolo delle corse, Tombazis ha dichiarato: “Alcune di queste rientrano in quella categoria. Ma quell’articolo [3.2] non intendeva dire: ‘Va bene, se sei intelligente e hai una soluzione, la togliamo immediatamente dalla macchina.’ Ha solo fornito una spiegazione sul motivo per cui a volte dobbiamo intervenire con i regolamenti”, ha concluso.