La vicenda Verstappen – Perez in Spagna lascia delle scorie?

Verstappen Perez Spagna

Credits: Red Bull Racing Twitter Page

La vittoria di Verstappen deriva in parte anche dal compagno Perez, che al giro 49 gli ha gentilmente lasciato la leadership del Gran Premio di Spagna

Se negli ultimi anni eravamo abituati a un Gran Premio di Spagna noioso e scontato, con il poleman che si aggiudicava la vittoria, quest’anno il copione è stato stravolto. Infatti in Spagna Verstappen, davanti al compagno Perez, porta a casa una vittoria quasi a sorpresa, specialmente dopo tutti i problemi subiti nel corso della gara. Il fuoripista e il guasto al DRS non hanno impedito all’olandese di fare bottino pieno. I 25 punti conquistati gli hanno garantito il primo posto in campionato. Complice anche il primo zero stagionale di Charles Leclerc.

Il team Red Bull, tuttavia, se ne torna a casa non senza polemiche. Perez ha dovuto lasciar passare il compagno campione del mondo ben due volte nell’arco della corsa. Ruolo da scudiero che sta iniziando a stare stretto al Checo Perez. Ancora a secco di vittorie in questo 2022, sperava che quella di Spagna potesse essere la sua occasione. Invece, la diversa strategia attuata con Max, e il team order, hanno concesso a Perez nulla di meglio del secondo posto.

Horner: “Non avrebbe avuto alcun senso far lottare i nostri piloti”

A mettere a tacere tutte le polemiche ci hanno pensato i piani alti del team Red Bull. Fin dalle prime dichiarazioni post gara, Horner ha fatto capire come non vi fosse bisogno di una lotta in pista. L’obiettivo principale era quello di portare con sicurezza le due monoposto al traguardo, pertanto una lotta tra i due sarebbe stata inutile e rischiosa. Così facendo, invece, si sono assicurati la seconda doppietta stagionale.

Christian Horner, Team Principal Red Bull, ha dichiarato: “Ho parlato con Perez non appena è sceso dalla monoposto. Il problema per ogni pilota è che, essendo giustamente concentrati su se stessi, non conoscono le strategie altrui. Ovviamente abbandonare così la prima posizione non è mai facile. Ma alla fine ha svolto il suo ruolo egregiamente, capendo che la lotta con Max sarebbe stata inutile, vista la diversa velocità in pista che avevano in quel momento“.

Al muretto Red Bull sono stati molto abili nell’attuare un cambio di strategia in corso, viste le problematiche di Max nel passare George Russell. La mancanza di DRS è stata cruciale nel loro duello, e dopo una serie di vani tentativi di sorpasso, si son trovati costretti a percorrere un’altra via. “A quel punto del Gran Premio, l’unico modo che avevamo per provare a passare George era attuare una strategia a tre soste. Anche se in quella fase eravamo ancora convinti di poter proseguire con quel set di pneumatici fino alla fine“, ha continuato Horner.

Con il pit stop di Max, Perez ha avuto strada libera per poter agilmente superare Russell e ottenere così la leadership del Gran Premio. Almeno fino al giro 49, quando Max si è presentato negli specchietti di Perez con mescola fresca e un passo gara più veloce di quasi due secondi al giro. “In quel momento, con Max più veloce di quasi due secondi, e con tutti i problemi che la sua monoposto si stava portando dietro – non solo il DRS, ma anche la temperatura di acqua e olio erano critiche – ragionando come team, non avrebbe avuto senso lasciar battagliare i nostri piloti, rischiando magari di non portare a casa entrambe le monoposto“.

Le polemiche, dunque, stanno a zero. Anche perché Red Bull, grazie ai problemi avuti da Ferrari, si è portata a casa un bottino di punti molto importante, che le ha permesso di ridurre il gap nel campionato costruttori, e di guadagnare la leadership in quello piloti, con il neocampione Max.

Gabriele Bonciani