La storia dei numeri in Formula 1: la superstizione è pilota? – I° parte

Quello dei numeri è una delle modifiche più importanti del mondiale 2014 di Formula 1, soprattutto sotto il profilo commerciale e del marketing. Ogni numero ha una storia, una leggenda. Ci sono piloti che sono stati fortunati ed altri che sono stati sfortunati.
I protagonisti del Circus hanno avuto la possibilità di scegliere il proprio amuleto numerico, ma non sempre le scelte dettate dal cuore, potrebbero rivelarsi tali anche in pista.

1- Sebastian Vettel. Il numero dei campioni
Sono 51 i piloti che hanno avuto l’onore di indossarlo. Per Vettel sarà il quarto anno consecutivo dopo le esperienze del 2011, 2012 e 2013 che valgono ben 58 Gran Premi da campione del mondo, pochi se paragonati alle 120 gare corse con la stessa cifra da Michael Schumacher. Nel caso riesca a confermarsi per la quinta volta consecutiva, arriverà a 77 gare con lo stesso numero.

3 – Daniel Ricciardo. Contro la cabala?
Sono 88 i piloti che hanno portato questo numero sulla propria monoposto. Nessuno dei piloti in attività (Button, Raikkonen, Massa, Hamilton e Alonso) sono riusciti ad ottenere un mondiale con questa cifra: differente il discorso per Graham Hill, Jacques Villeneuve e Michael Schumacher che riuscirono ad aggiudicarsi l’alloro iridato rispettivamente nel 1962, 1997 e 2000.

4 – Max Chilton. Ha portato sfortuna a Massa
L’inglese è il 137esimo pilota che avrà sulla propria monoposto questo numero, ma solo Juan Manuel Fangio, nel 1954, è riuscito ad ottenere il mondiale. E proprio il 4, numero che ha contraddistinto per parecchie stagioni Felipe Massa, non ha portato molta fortuna al brasiliano.

6 – Nico Rosberg. Come papà Keke
Nico è sicuramente quello più nostalgico della truppa. Il tedesco ha preso il numero col quale il padre, Keke Rosberg, si laureò campione del mondo piloti nel 1982, l’unico iride ottenuto in Formula 1 con la Williams.

7 – Kimi Raikkonen. Mai abbandonare la strada vecchia
Con questo numero ha preso parte alla stagione 2014 e tenendo conto di come è andata, operazione di fine anno a parte, sembra piacergli. Il finlandese sceglie la costanza e, nel caso di vittoria finale, potrebbe essere il secondo pilota della storia ad aggiudicarsi il mondiale con questo numero, dopo John Surtees nel 1964.

8 – Romain Grosjean. Come al debutto
È stato il numero che ha accompagnato il francese in Formula 1 nell’anno del debutto, il 2009. Brabahm, Clark, Lauda e Hakkinen sono diventati campioni del mondo con questo numero mentre con lo stesso Alonso, ha raccimolato il maggior numero di punti.

9 – Marcus Ericsson. Il peggiore dall’1 al 10
Solo Bruce McLaren, nel GP degli Stati Uniti del 1959, riuscì a vincere con questo numero ma mai nessuno riuscì ad aggiudicarsi un titolo iridato.

10 – Kamui Kobayashi. La stella di Takuma
Analogamente a Grosjean, oltre a rappresentare il numero con quale il giapponese ha debuttato in Formula 1, è anche quello col quale un suo conterraneo, Takuma Sato, ha ottenuto i migliori risultati nel Circus. Singolare è scoprire che anche il secondo pilota che ha usato il numero 10 per la maggior parte delle stagioni è un altro giapponese, Aguri Suzuki.

11 – Sergio Perez. Ricordi dagli anni ’70
Il numero che andava di moda negli anni ’70 quando, gente come Stewart, Hunt, Lauda e Scheckter vinsero un mondiale ciascuno con la medesima cifra. Perez sarà il secondo messicano a mostrarlo sulla propria monoposto dopo Pedro Rodríguez.

13 – Pastor Maldonado. Osare
Pastor Maldonado correrà con il numero 13, usato in passato solo da tre piloti. Nella smorfia napoletana il 13 rappresenta il cimitero e proprio venerdì 13 ottobre, furono arrestati i Cavalieri Templari. Mauritz Von Strachwitz fu il primo pilota a correre con il numero 13, nel 1953 al volante di una MSM Lancia, ma nemmeno prese parte a un Gran Premio per la licenza sospesa. Nel 1963 fu il turno del messicano Moises Solana che a bordo della BRM partecipò all’appuntamento di casa ritirandosi per via di un problema al motore. L’ultima apparizione di questo numero nel Circus risale al 1976 quando la britannica Divina Galica, al volante di una Surtees, non riuscì a qualificarsi nel GP di casa.

14 – Fernando Alonso. Nessuno ha mai vinto
Lo spagnolo della Ferrari è alla ricerca della vittoria mondiale col numero 14, una cosa che non è mai accaduta nel Circus. Quella di Alonso è una scelta di cuore. Ha preferito il numero che lo ha acompagnato nelle formule minori e che ritiene come quello fortunato, il 14, che ancora oggi sceglie nelle gare di karting con gli amici. Quello col quale vinse il primo vero titolo, all’età di 14 anni.