La Formula 1 perde il consenso del pubblico: 25 milioni di spettatori in meno a livello globale 14 Febbraio 2015 Eleonora Ottonello Le televisioni non sorridono e la Formula 1 prova a correre ai ripari. Esattamente come era stato già in occasione della stagione 2013, anche l’anno passato il Circus ha continuato a perdere inevitabilmente il consenso del grande pubblico con perdite vertiginose che si attestano sui 25 milioni di spettatori in meno a livello globale. In base a quanto riporta il Daily Mail, il calo di ascolti della Formula 1 non si arresta, nonostante si sia ripreso dagli oltre 50 milioni di spettatori in meno stimati nel 2013 rispetto alla stagione 2012. Nonostante l’indagine made in UK, la perdita è tangibile anche in Italia dove l’audience è diminuito del 7%. C’è chi sottolinea che il disinnamoramento dalla Formula 1 sia soprattutto figlio alla mancanza di interesse per un Mondiale scritto già dalle prime gare.Permetteteci un appunto. Questa, più che un motivo è una scusa. Il vero appassionato di Formula 1, anche quando il risultato è chiaro, ben prima dell’inizio della gara, guarda in ogni caso il Gran Premio, le qualifiche o le prove libere, il vero tifoso, anche se a vincere non è la tua squadra del cuore o il tuo pilota preferito, segue ugualmente la stagione. Il calo degli ascolti non può essere imputabile al dominio di Sebastian Vettel e della Red Bull, prima, e a quella Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg, poi, e nemmeno alla nulla competitività della Ferrari, mai in lotta per posizioni di vertice. Questi non sono veri appassionati, ma tifosotti da Bar Sport della domenica mattina. Come riscontrato da più parti, uno dei fattori chiave che ha fatto perdere audience televisivo alla Formula 1 è rappresentato dalla volontà di Bernie Ecclestone di avere incassi sempre maggiori vendendo i diritti televisivi alle pay-tv, non solo nel Bel Paese, visto che è una pratica ormai ben nota nel vecchio Continente. Affidarsi alle televisioni a pagamento, scusate il gioco di parole, non paga, tanto che lo stesso Ecclestone se ne sarebbe reso conto e avrebbe ammesso il proprio errore. Si perché, non è vero che la Formula 1 ha perso il suo bacino di utenza, semplicemente questo si è spostato sulle piattaforme Internet che, gratuitamente, trasmettono le gare di Formula 1, ok, magari anche in lingua straniera, ma con una ottima qualità video. Infatti, a inizio paragrafo ho ben specificato come a essere calato sia stato l’audience televisivo della Formula 1, non il numero effettivo di appassionati. È guerra tra televisioni pubbliche e private. Dal 2013 è in vigore anche in Italia con la doppia offerta Sky Sport-Rai. La formula del 50-50, che sembrava dover cambiare il modo di godersi la classe regina del Motorsport, ha fallito. Eleonora Ottonello @lapisinha Tags: 2015, Bernie Ecclestone