Curiosità dalla F1 Formula 1 Gran Premio Arabia Saudita Hot Topics La Formula 1 e la Pasqua: Tradizione e velocità 18 Aprile 2025 Giorgia Meneghetti © Scuderia Ferrari Press Area A Natale con i tuoi, a Pasqua con la Formula 1. Non è la prima volta, che si assisterà a un Gran Premio nel giorno in cui si commemora la Resurrezione di Gesù Nel weekend di Pasqua in arrivo, si corre il GP dell’Arabia Saudita sul tracciato di Jeddah, quinta prova del mondiale di Formula 1 2025. Non accadeva da qualche anno, ma non è la prima volta che la Formula 1 inserisce un Gran Premio il giorno di Pasqua, per la gioia dei tifosi che tra un pranzo o una cena in famiglia, magari gustandosi un uovo di cioccolato, si godevano la gara. Il primo Gran Premio di Pasqua, si è disputato nel 1985 e l’ultimo, nel 2017, per un totale di 16 gare. Fin dalla prima stagione di Formula 1, ovvero dal 1950 in poi, non era mai successo una tale coincidenza, e anzi. Era proprio impensabile, inserire un evento nel giorno in cui si celebra la Resurrezione di Gesù Cristo. I vincitori a Pasqua Il pilota che più ha vinto il giorno di Pasqua, è Michael Schumacher. Il pilota tedesco, ha all’attivo tre vittorie: l’ultima nel 2003 fu dal sapore amaro, perché avvenne nel giorno della morte della mamma, Elisabeth. Poi, Alain Prost e Sebastian Vettel, sono a pari merito con due successi a testa: il professore, aprì le danze delle vittorie pasquali, avvenute nel 1985 e 1988. Il pilota tedesco, è attualmente l’ultimo vincitore (2017). A seguire, c’è un gruppo di piloti con una vittoria a testa, ovvero: Nigel Mansell, Ayrton Senna, Damon Hill, Jacques Villeneuve, David Coulthard, Ralf Schumacher, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton. Tra i team, nell’albo d’oro troviamo la Ferrari con 6 vittorie, McLaren con 5, la Williams con 3. Infine, Red Bull e Mercedes con una vittoria a testa. Nell’attesa di scoprire, chi sarà il prossimo tra i piloti e i team, ripercorriamo insieme i Gran Premi di Formula 1 più iconici disputati a Pasqua. La prima in Brasile Era il 7 aprile 1985, si correva il GP del Brasile sul circuito di Jacarepaguá, nella periferia di Rio de Janeiro. A trionfare fu Alain Prost con la McLaren, precedendo gli italiani Michele Alboreto con la Ferrari ed Elio De Angelis con la Lotus-Renault. Per ‘il Professore’, si è trattato del diciassettesimo successo in carriera, e alla fine di quella stagione sarà coronato campione del mondo. Il Brasile ha ospitato altre volte la Formula 1, con un Gran Premio il giorno di Pasqua, per un totale di 5 edizioni. La volta successiva, era nel 1988 e precisamente il 3 aprile. Siamo sempre sul circuito di Jacarepaguá, per il GP del Brasile, che ha di fatto inaugurato la stagione di Formula 1 1988, e con una nuova vittoria di Alain Prost con la McLaren-Honda, seguito sul podio da Gerhard Berger con la Ferrari e da Nelson Piquet con la Lotus-Honda. In quel Gran Premio, sono accadute molte cose: Poco prima della partenza, un tifoso è riuscito a invadere la pista, con l’intento di avvicinarsi e baciare Alain Prost. Fortunatamente, fu bloccato e allontanato, salvando il pilota francese da un inaspettato (e forse spiacevole) fuori programma. Ayrton Senna autore della pole position, a pochi secondi dal via a seguito di un blocco del cambio dovette cambiare la vettura, e usare quella di riserva. Il brasiliano riparte dal box con il muletto, ma l’azione era vietata dal regolamento di quell’epoca, quindi fu squalificato con tanto di bandiera nera. Un vero peccato, visto che il campione è stato autore di una straordinaria rimonta, conquistando il secondo posto. L’anno successivo, il 26 marzo 1989 fu Nigel Mansell a vincere il GP Brasile. Per il “leone”, è stata la sua prima vittoria al volante della Ferrari, al debutto con la Scuderia di Maranello. Quella volta che Senna, ha alzato un particolare trofeo Quattro anni dopo, la Formula 1 tornò a gareggiare il giorno di Pasqua. Era il 1993, e questa volta è l’Europa con il circuito britannico di Donington Park a ospitare la terza tappa di quella stagione di Formula 1. Era l’11 aprile 1993 e si è disputato il GP d’Europa, che è stato vinto da Ayrton Senna su McLaren-Ford. Il brasiliano, ha così conquistato la vittoria numero 38 della sua carriera in Formula 1, salendo sul podio insieme ai piloti della Williams-Renault, Damon Hill e Alain Prost. La gara si è disputata sotto la pioggia, con Alain Prost autore della pole position, davanti a Damon Hill, formando una prima fila targata Williams. In terza posizione, c’era un giovanissimo Michael Schumacher alla sua terza stagione in Formula 1, accanto a Ayrton Senna. Nonostante le avverse condizioni della pista, nel corso del primo giro, il brasiliano è stato autore di una fulminea rimonta: dalla quinta alla prima posizione. Quella straordinaria impresa avvenuta nel primo giro sarà ricordata come ‘The Lap of the Gods’, ovvero il giro degli dei. Indimenticabile il podio di Donington, con Ayrton Senna che solleva l’iconico trofeo SEGA di Sonic appena ricevuto. #Donington1993 Il giro magico di #AyrtonSenna Accadeva 30 anni fa, su un (diventato leggendario) giro in una pista bagnata di #Donington, #Senna ‘insegna’ a #Prost, #Hill, #Barrichello, #Alesi e #Schumacher, come si guida sotto la pioggia… Che ricordi ❤️ #sportpress24 pic.twitter.com/XPCMSKxkVs — SportPress24 (@SPress24) September 9, 2023 L’ultima volta in Argentina Dal 1996 al 1998 si torna a festeggiare la Pasqua in Sud America, con i GP di Argentina e Brasile. Il 7 aprile 1996, si corre il GP di Argentina sul circuito di Buenos Aires, con una splendida doppietta della Williams: vittoria di Damon Hill davanti a Jacques Villeneuve, e Jean Alesi su Benetton a completare il podio. L’anno successivo, tocca al Brasile e al circuito di Interlagos. Era il 30 marzo 1997, con Jacques Villeneuve che vince al volante della Williams, davanti a Gerhard Berger con la Benetton e Olivier Panis con la Prost. Nel 1998, si torna in Argentina e sul circuito di Buenos Aires, che ospiterà per l’ultima volta la Formula 1 e un Gran Premio (dal 1999 in poi, non sarà più presente nel calendario). La vittoria va a Michael Schumacher al volante della Ferrari, davanti a Mika Hakkinen con la McLaren e Eddie Irvine con l’altra Ferrari. Vittoria di un altro Schumacher Il 15 aprile 2001, si corre sul circuito di Imola con il GP di San Marino, durante il quale sono successe molte cose. Ralf Schumacher, fratello minore di Michael, al volante della Williams-BMW parte dalla pole position e grazie a un’ottima partenza diventa leader della gara. Giornata storta per Michael Schumacher, il quale nel corso del terzo giro mentre era in quinta posizione, si trovò in difficoltà nell’inserimento delle marce all’uscita della Variante Bassa, perdendo la posizione, venendo superato dai rivali alle sue spalle, tra i quali Montoya, Panis e dal compagno di squadra Rubens Barrichello. Qualche giro dopo, Michael Schumacher torna ai box con il pneumatico anteriore sinistro sgonfio, i meccanici glielo sostituirono. Tuttavia, al ritorno in pista il team si è accorto che il cerchio della ruota era danneggiato dallo sfregamento con un componente montato male, decidendo per il ritiro della vettura del pilota tedesco. Sarà Ralf Schumacher a vincere il Gran Premio, cogliendo così il suo primo successo in Formula 1, riportando la Williams alla vittoria dopo quattro anni. Al secondo posto, David Coulthard con la McLaren, seguito da Rubens Barrichello con la Ferrari. Il pilota scozzese, con questo risultato ha ridotto il distacco da Michael Schumacher, raggiungendolo in vetta della classifica iridata. Quella volta in cui, Michael vinse… senza la bandiera a scacchi Nel 2002 e precisamente il 31 marzo viene disputato il GP del Brasile. La gara è stata vinta da Michael Schumacher con la Ferrari, davanti al fratello Ralf con la Williams e a David Coulthard con la McLaren. Grazie a quella vittoria, Michael Schumacher riuscì a eguagliare un’altra Leggenda della Formula 1, come Juan Manuel Fangio. Sulla griglia di partenza, Michael Schumacher si è ritrovato in prima fila ma in seconda posizione, tra le due Williams di Juan Pablo Montoya (poleman) e di Ralf. Allo spegnimento dei semafori, il ferrarista riesce a superare il colombiano, il quale nel rettilineo successivo, provò a restituire la manovra. Ma, la sua Williams finì per tamponare la Ferrari del campione tedesco, rompendo l’alettone anteriore e mettendo la parola fine alle possibilità di vittoria. Rubens Barrichello, con meno carburante a bordo, riuscì a superare tutti piazzandosi in testa, per la gioia del pubblico brasiliano. Ma poco dopo, dovette ritirarsi. La corse prosegue, con una lotta molto serrata tra i fratelli Schumacher, terminata con la vittoria di Michael. Al traguardo, però il pilota non trovò la bandiera a scacchi… L’ospite d’onore, Pelè era stato chiamato per sventolare la bandiera a scacchi al vincitore. Ma, fu tradito dalla velocità delle monoposto di Formula 1, e non fece in tempo: “Il direttore di gara mi stava comunicando l’arrivo dei piloti, il tempo di girarmi e Michael Schumacher era già passato. È stato velocissimo”, aveva commentato Pelè alla tv brasiliana. Un risultato tragicomico, con il calciatore brasiliano che si guardava intorno, con aria stranita, per poi sventolare la bandiera a scacchi, ma all’arrivo di Takuma Sato, nono e a due giri di distacco, e di David Coulthard, terzo a un minuto. L’ultima di Michael…in lacrime La Pasqua torna a essere festeggiata a Imola, con il GP di San Marino che è andato in scena il 20 aprile 2003. La Ferrari vi prese parte con la F2002, come tra l’altro aveva fatto per le prime gare della stagione 2003, tardando di un altro weekend il debutto della F2003GA (GP di Spagna). La gara è stata vinta da Michael Schumacher con la Ferrari, davanti a Kimi Raikkonen con la McLaren e a Rubens Barrichello con l’altra Rossa. Un Gran Premio particolarmente difficile per i fratelli Schumacher, per la morte della loro mamma Elisabeth, avvenuta nella notte all’ospedale di Colonia. Michael vince, ma è stata una vittoria dal sapore amaro, per il lutto. Avrebbe potuto non salire sul podio, ma il pilota ha ugualmente deciso di prendere parte alla cerimonia, senza festeggiare la vittoria. Jean Todt lo sostituì alla conferenza stampa, a fianco di Kimi Raikkonen e di Rubens Barrichello. La prima vittoria di Alonso in McLaren Qualche anno più tardi, si torna a correre in un weekend di Pasqua. La Formula 1 vola in Malesia per il Gran Premio, in programma sul circuito di Sepang, nel primo weekend di aprile. Era l’8 aprile 2007, la gara fu vinta dalla McLaren con una fantastica doppietta. La vittoria è andata a Fernando Alonso, davanti a Lewis Hamilton e a Kimi Raikkonen con la Ferrari. La gara, è stata caratterizzata da un’accesa battaglia tra le McLaren e le Ferrari, di Kimi Raikkonen e di Felipe Massa. Fernando Alonso, fresco bi-campione del mondo, ha così vinto la sua prima gara da pilota della McLaren. Gli Auguri Pasquali di Sebastian Vettel Arriviamo all’ultima edizione. Era il 16 aprile 2017, e per quella domenica di Pasqua la Formula 1 è volata nel deserto e precisamente nella periferia di Manama, per il GP del Bahrain. Gara resa iconica, per la splendida vittoria della Ferrari e di Sebastian Vettel. Per il tedesco, si è trattata della vittoria numero 44 della carriera, precedendo sul traguardo, le Mercedes di Lewis Hamilton e di Valtteri Bottas. Sulla griglia di partenza di quel Gran Premio, non c’era Fernando Alonso impegnato alla 500 Miglia di Indianapolis. Jenson Button, prese il suo posto al volante della McLaren. Valtteri Bottas ottiene la pole position, con la Mercedes che occupa l’intera prima fila, con Lewis Hamilton al secondo posto. Sebastian Vettel si trova in terza posizione, con accanto Daniel Ricciardo con la Red Bull. Kimi Raikkonen con l’altra Ferrari è quinto, affiancato da Max Verstappen con la Red Bull. La gara è stata vinta da Sebastian Vettel. Una splendida vittoria, resa ancora più speciale e divertente dal team radio post gara, con una “Buona Pasqua”, augurata da Sebastian ai fan della Ferrari. E chissà che non possa, succedere qualcosa di altrettanto speciale anche domenica 20 aprile, al GP dell’Arabia Saudita. Tags: 2025, Alain Prost, Ayrton Senna, Imola, Michael Schumacher, Ralf Schumacher, Sakhir, Sebastian Vettel Continue Reading Previous Clamoroso Verstappen: addio alla Red Bull a fine stagione?Next GP Arabia Saudita, FP1: Gasly é il piú veloce