La FIA approva le mescole Pirelli 2020

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Pirelli ha voluto testare le mescole per la stagione 2020 di Formula 1 durante il Gran Premio degli USA, dove i piloti hanno potuto provarli durante la prima sessione del venerdì, tutto ciò per avere un primo approccio con le nuove mescole.

Ma nonostante le aspettative prevista, la Pirelli ha dovuto fare il conto con il mal contento dei piloti sul comportamento delle nuove mescole. Il produttore italiano però, è andato oltre e ha dichiarato che tali gomme hanno una finestra più ampia di lavoro, che consentirà ai piloti di spingere maggiormente e senza il rischio di surriscaldare o distruggere le gomme.

IL PROBLEMA DELLE TEMPERATURE

La Pirelli giustifica questo mal contempo comune con le condizioni non ideali presenti al Circuito delle Americhe, mentre a Yas Marina, i piloti testeranno nuovamente le mescole 2020, presumibilmente, in condizioni ideali che dovrebbero trasmettere ai piloti migliori sensazioni.

Ma secondo il responsabile del fornitore unico di pneumatici per il motorsport e la Formula 1, Mario Isola, ha anche spiegato che tali feedback negativi potrebbero derivare dal montaggio su monoposto non ideali per l’utilizzo di tali pneumatici, essendo montati su monoposto 2019 e no 2020.

Ma anche se nei test post GP di Abu Dhabi dovessero arrivare recensioni negative dalla maggior parte dei piloti, come spiega Mario Isola, questi non potrebbero essere cambiati, perchè sono state già approvate dalla FIA.

Nel peggiore dei casi, i piloti avranno la possibilità di testare le nuove Pirelli nei test pre-stagionali di Valencia sulle monoposto 2020 già configurate, che dovrebbero dare sensazioni migliori sia agli stessi piloti che ai team.

FEEDBACK DEI PILOTI

Come riportato in precedenza in un ulteriore articolo, i piloti si sono espressi in questo modo: “Non mi sentivo a mio agio con questa mescola Pirelli”, ha detto Nico Hulkenberg. “Non so se era quella mescola, ma è stata una corsa strana, un po’ disordinata e il bilanciamento era abbastanza diverso e difficile. C’era meno grip, ma anche l’aderenza dall’asse anteriore rispetto a quello posteriore sembrava essere l’opposto della mescola principale”.  Carlos Sainz concorda e infatti ha dichiarato: Non è stato molto produttivo per me, mi sentivo strano in macchina”.