La beffa del live timing ufficiale della F1
Che la stagione di Formula Uno fosse iniziata all’insegna dei flop, ce ne siamo accorti già più di una settimana fa a Melbourne, in Australia, quando, nonostante i proclami roboanti riguardanti le meravigliose “power unit” di ultima generazione, il Gp venuto fuori è stato, quantomeno avvilente, forse anche mortificante per la storia e la dignità della Formula Uno. Ma siamo ancora all’inizio e chissà che le cose non possano cambiare in meglio già da questa settimana con l’appuntamento di Sepang in Malesia. Certo, i presupposti non sono dei migliori se adesso ci si mette anche il sito ufficiale della Formula Uno a fare le bizze. Cosa è successo di preciso? Semplice: fino all’anno scorso era possibile seguire sul sito ufficiale del “Circus” intermedi, tempi e info varie su statistiche e meteo, tutte in tempo reale. Quest’anno, invece, tutta questa mole d’informazioni è stata soppiantata da insulsi pallini colorati che corrispondono ai diversi piloti impegnati lungo la piantina del tracciato in questione. Il motivo di tutto ciò? Indurre gli utenti a scaricare la app ufficiale che permette di tornare ad avere una panoramica complessiva del week end di gara su tablet e smartphone. L’application dello scorso, anno era stata un altro flop a causa dei suoi costi elevati (29 euro), quella di quest’anno è stata ragionevolmente rivista nel prezzo (12 euro) ma, per invogliare a scaricare questa app, la versione gratuita è sparita del tutto dal sito, o meglio, è restata la versione “free” ma con in dotazione delle opzioni risibili.
Tutto ciò avviene in un momento storico in cui la Formula Uno non vive grandi consensi. Si è cercato di dare la colpa a Vettel per la mancanza di ascolti in tv ma le ragioni sono altre. Da tempo, infatti, i veri appassionati d’automobilismo denunciano i mali di questa Formula Uno “glitter”. Le località esotiche con circuiti senz’anima, i diritti tv venduti alle televisioni a pagamento che impongono prezzi non più sopportabili in questo periodo di crisi economica, prezzi dei biglietti inarrivabili per le classi medie, regole cervellotiche e scelte coraggiose (vedi motori ibridi) ma incoerenti (vedi le tre, ridicole, sessioni di test riservate ai team per mettere a posto i nuovi propulsori), sono tutti elementi che stanno allontanando pubblico dalla Formula Uno. Ciò che è peggio, però, è che non si allontana soltanto il pubblico “occasionale”. Ora anche lo zoccolo duro della Formula Uno migra verso lidi migliori.
Come non fare l’impietoso confronto con il sito del WEC, il mondiale Endurance, in cui ci sono tutte le info possibili, aggiornate in continuazione e tutto, dico tutto, free. Anche lo streaming della gara che, quindi, può essere vista anche da chi non ha pay tv.