Kimi Raikkonen: «Io demotivato? Se lo fossi non sarei in Ferrari»

Dopo l’ennesima gara andata storta e l’apparente difficoltà del finlandese di adattarsi alla F14T, Kimi Raikkonen torna sulla graticola dopo la prestazione sottotono del Bahrain. Iceman doveva essere l’antagonista di Fernando Alonso, l’uomo chiamato da Luca di Montezemolo per dare del filo da torcere allo spagnolo che l’anno scorso si era mostrato troppo insofferente nei confronti di una vettura che non prendeva il decollo. La Ferrari ha preso il finlandese per schierare un dream team in grado di lottare per il mondiale costruttori con due campioni del mondo. Sulla carta la coppia più forte del 2014. Eppure, tra sfortuna, carenze della F14T e problemi di adattamento di Iceman alla monoposto, volendo utilizzare una frase fatta, il Raikkonen visto in questa stagione, fino ad ora, sembra solo il gemello cattivo del pilota capace di gare strepitose con la Lotus E21.

Il pilota della Ferrari sta sicuramente vivendo un momento frustrante e, stanco di essere definito un demotivato di lusso, ha voluto rispondere alla stampa: «Non so perché tiriate in ballo ogni volta la mia motivazione; se non fossi motivato non sarei nemmeno qui – ha sottolineato Kimi – Le ultime gare sono state decisamente negative per me, su questo non ci sono dubbi; ma queste sono cose che capitano. Il mio obiettivo principale è quello di migliorare le mie prestazioni e il mio feeling con la monoposto». Ha continuato il finlandese: «Finora non c’è stato nessun weekend di gara in cui potevamo dirci soddisfatti appieno della monoposto; è stato tutto difficile, ma macinando chilometri potremo migliorare la nostra performance».

E intanto, cambia la situazione anche nell’organigramma Ferrari. Dopo la decisione di Domenicali di lasciare il team e l’arrivo di Mattiacci, secondo il settimanale Autosprint, Pat Fry sarebbe stato confermato nel ruolo di Direttore dell’Ingegneria per altre tre stagioni, accordo siglato prima dell’addio di Domenicali.